Ma che bella gioventù. È un po’ come per la formula della Coca Cola. Tutti a cercare l’ingrediente segreto di quella parola magica, la cantera. A Pescara non ne hanno una vera e propria, ma sono davvero abili a far crescere i giovani, farli maturare e poi dirottarli altrove verso la consacrazione.
Quest’anno, gli orfani di Zeman sono a un passo dal ritorno in serie B: ma come è successo lo scorso campionato, hanno messo in vetrina una nutrita pattuglia di piccoli fenomeni su cui De Laurentiis ha già messo gli occhi addosso. Il patron, sotto questo aspetto, ha la vista lunga: a giugno del 2012 si piombò come un falco su Verratti dopo averlo visto in azione in una partita giocata dal Pescara contro il Varese. Fu amore a prima vista. E il patron non badò a spese, ottenendo il sì del presidente del Pescara. Ma poi fu costretto amaramente a ingoiare le perplessità del regista e del suo manager.
E adesso? Sebastiani, il padrone del club adriatico, ha spiegato di essere pronto a divenire succursale del Napoli. Con il ritorno tra i cadetti, la cosa si potrà fare: gli azzurri potrebbero dirottare in riva all’Adriatico Roberto Insigne (il fratello Lorenzo non fa che spingerlo lì…), ma anche Soma Novothny, Gennaro Tutino, Josip Radosevic e Diamante Crispino.
E sull’agenda di Bigon, il ds azzurro, ci sono be quattro ragazzi venuti su quest’anno alla corte prima di Stroppa e ora di Bucchi: In cima alla lizza, sponsorizzato non da uno qualsiasi ma da tale Marek Hamsik, c’è Wladimir Weiss, 23 anni, centrocampista slovacco, terzo di una generazione calciofila (suo papà era il ct della nazionale e l’ha portato persino al Mondiale 2010), ha impressionato con le sue folate sulla sinistra. Il suo problema? Il procuratore è Mino Raiola. In seconda battuta, ma l’affare è di quelli in dirittura d’arrivo c’è Mattia Perin, 21 anni, a metà con il Genoa, viene considerato uno dei migliori della sua generazione.
Eppure, un piccolo paradosso in Under 21, dove ha debuttato a 17 anni, oggi fa la riserva a due di B (Bardi e Colombi), lui che è stato chiamato da Prandelli per Italia-Inghilterra. Gioca col 77 perché gli ricorda le gambe delle donne. Altro sotto osservazione è Juan Quintero, colombiano, 20 anni, in prestito dall’Atletico Nacional, considerato inizialmente come l’erede di Verratti.
Corre e si muove come il predecessore, ma è più rifinitore che regista. Il Napoli ha anche chiesto informazioni su Gianluca Caprari, riscattato l’estate scorsa dalla Roma per oltre 2,4 milioni: ha enormi potenzialità, ma è troppo discontinuo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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