È gia Insigne show. Una tripletta sotto gli occhi di mamma e papà, sfoggia il suo intero repertorio l’attaccante diventato grande l’anno scorso a Pescara in B con Zeman. Primo gol di testa, (il primo gol del nuovo Napoli che chiude il test con il Trentino Team a quota nove), secondo con un diagonale stretto di sinistro, terzo di destro. E ancora un palo con un tiro a giro e tante belle giocate, assist compresi. Soprattutto un’entità già nel vivo del gioco di Mazzarri, solo una settimana di allenamenti ma sembra essere qui da una vita: non tiene palla, la dà sempre di prima ai compagni per lo sviluppo dell’azione palla a terra. E ovviamente le sue giocate entusiasmano i tifosi napoletani, sono quasi duemila tra tribuna e prato.
Gli occhi sono tutti per lui e Lorenzo non delude, il primo esame è ampiamente superato e tra la gente non si avverte minimanente la nostalgia di Lavezzi. Non solo Insigne, ovviamente. Tutto il Napoli di Mazzarri dà segnali di grande vitalità. Cinque reti nel primo tempo, altre quattro nella ripresa e in più ben sette pali colpiti. La prima volta del nuovo modulo 3-5-1-1 che diventa 3-5-2 quando gli azzurri affondano perché Insigne in verticale va ad affiancarsi a Vargas. Il cileno è l’unico tra gli attaccanti a non segnare, ci va vicino con un colpo di testa (colpisce un doppio palo), poi ai primi errori sotto porta si scoraggia un po’, deve lavorare ancora molto da prima punta in attesa del rientro del Matador Cavani.
Funziona però il gioco a due con Insigne, la ricerca dello scambio stretto con la palla a terra, una delle prerogative del nuovo modulo. Ed è soprattutto questo che è piaciuto nel primo Napoli di stagione che cerca molto di più lo sviluppo di gioco per vie centrali. Passaggi ravvicinati e scambi continui tra Inler, Hamsik, Dzemaili e i due attaccanti alla ricerca del varco giusto per colpire. Scoppiano già di salute i due esterni Zuniga, impiegato a destra in attesa del rientro di Maggio, e Dossena a sinistra. Anche il loro apporto è leggermente diverso rispetto all’anno scorso, devono contribuire alla manovra per favorire gli inserimenti centrali di Hamsik e Dzemaili e i loro break sulla fascia sono più calibrati. Una variabile che però quando funziona bene diventa sempre letale, i due esterni tra l’altro vanno entrambi a segno nel primo tempo: Dossena pescato da un lancio perfetto di Inler segna di prepotenza e Zuniga va a segno dopo una serpentina, specialità della casa con il colombiano cresciuto a vista d’occhio da un punto di vista tecnico.
Fondamentali per dare equilibrio alla squadra Inler e Hamsik, i due «cervelli» in campo. Lo svizzero gioca da centrale basso ed avvia il giro palla, lo slovacco, nuovo leader, deve illuminare con le giocate in verticale e quando c’è la possibilità andare negli spazi, prerogativa quest’ultima soprattutto di Dzemaili che ha provato spesso a farlo pur non trovando il gol (però si procura il rigore segnato da Hamsik e colpisce un palo spettacolare). La difesa e la fase difensiva più in generale sono aspetti da valutare nel prossimo test, quello di venerdì contro il Bayern Monaco in programma ad Arco di Trento. Certo che il ritorno di Britos dopo un anno travagliato per infortunio, è già di per sé una nota lieta, tra l’altro l’uruguaiano ha segnato anche un gol, il primo della ripresa. Nel secondo tempo spazio per tutti, segnano anche Pandev e il baby Fornito.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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