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Antonio Ottaiano (ag. Insigne): “Lorenzo vuole rimanere nel Napoli a vita”

L'agente di Lorenzo è ottimista sulla sua permanenza ma è la società ad avere l'ultima parola sul suo assistito

Ventiquattro ore dopo il destro scugnizzo del gol-Champions con il Cagliari, al San Paolo rimbomba ancora l’urlo di Lorenzo Insigne. Un (mini) boato che ha squarciato finanche il (mega) boato di quarantamila ugole ebbre di gioia. Una bomba tutta azzurra esplosa nei cieli di mezza Europa: dopo un anno di pausa, il Napoli è pronto a inchinarsi ancora ai piedi della regina delle coppe del continente, e nel frattempo è a Insigne che ha fatto la riverenza. Un predestinato, questo fantasista: non segnava da 97 giorni, è statistica e anche storia, ma alla fine s’è sbloccato proprio nel momento clou. Decisivo. «E’ il gol più importante della mia carriera». Bene, bravo, bis. E ora? Due strade da percorrere: il futuro immediato, che parla di Under 21 e del ritorno nella sua Pescara, tra cinque giorni, e poi quello che sarà. In tinta unita azzurra ma con qualche arabesco. Insigne ha un contratto con il Napoli fino al 2017 e De Laurentiis stravede per lui; ma non è il solo: lo sceicco del Psg, Tamim Al Thani, è un fan sfegatato di Lorenzo. E vorrebbe trasformarlo in un novello Lawrence d’Arabia (parigina). Sogno molto proibito.

STILE INSIGNE – E allora, il calcio e poi il mercato. E intorno il fantasista che domenica ha fatto impazzire Napoli e schizzare il Napoli in orbita con un destro che ha ricordato un po’ Del Piero e un po’ Insigne. Sì, perché lui non è mica nuovo a certi colpi, a effetto e a giro, eppure finora, nonostante i tentativi ripetuti, la buona sorte non l’aveva mai accompagnato fino in fondo. Il quinto gol stagionale, comunque, è arrivato così, con una prodezza che negli ultimi istanti utili ha messo fine alla partitaccia con un Cagliari tosto e indomito, e che soprattutto ha raddoppiato il valore della vittoria notturna della Juve con il Milan. Sempre terzo ma lontano ben sette punti.

VERSO CASA – Numeri che Insigne ha ripassato a mente nel corso del viaggio che, domenica dopo la partita, lo ha portato a Coverciano via Roma: fino a domani, infatti, Lorenzo sarà al lavoro con l’Under 21 di Devis Mangia, impegnata nell’ultimo stage prima della raduno prologo dell’Europeo, in programma dal 5 giugno a Tel Aviv, in Israele. Un’occasione istituzionale ma anche preparatoria al grande ritorno a Pescara, una seconda casa lasciata da re più o meno un anno fa con la promozione in A e un ruolo da protagonista in coda a un super campionato con Zeman (18 gol). A Coverciano, per la cronaca, ci sono anche l’ex gemello d’attacco, Immobile, e poi Capuano, ancora difensore abruzzese: un assaggio dell’emozione che gli scorrerà domenica nelle vene. Un rientro in grande stile, da attaccante del Napoli, e soprattutto da titolare: Cavani è squalificato, toccherà a lui. Il destino.
LA CANZONE – Nel frattempo, lavoro nazionale e un sorriso: dopo la statuetta da presepe e mille altre attestati di stima e affetto, il cantautore napoletano, Luca Sepe, ha anche scritto una canzone dedicata a lui. Ulteriore soddisfazione in musica.
IL FUTURO – Momento bello e intenso, non c’è che dire: il matrimonio con Jenny, la nascita di Carmine junior – che si chiama come nonno Insigne -, il gol Champions e l’Europeo in vista. E poi? E poi arriveranno l’estate e il momento di un nuovo incontro già in calendario, dopo una recente chiacchierata informale con Bigon, tra il suo manager Antonio Ottaiano e Aurelio De Laurentiis: «Alla fine è sempre il club a decidere il suo futuro, ma al momento Lorenzo è un giocatore destinato al Napoli a vita». Parole, pronunciate a Kiss Kiss Napoli da Ottaiano, che non fanno una grinza. Nonostante la stima enorme, nutrita a furia di dvd delle due prestazioni, dello sceicco del Psg, Al Thani. Insigne è sotto i riflettori, ma il Napoli è l’amore di sempre e probabilmente per sempre. Fermo restando la voglia di continuità di un giovane talento di 20 anni che vive per il calcio: parola a Mazzarri, che lo considera un punto fermo per il futuro, e alle sue valutazioni tecniche e tattiche. Di tempo, comunque, ce n’è in abbondanza: «Ora pensiamo a conquistare il secondo posto». Giovane, saggio Insigne.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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