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Antonio Di Gennaro: «Ora attenzione a Guidolin e a Di Natale»

«La svolta dopo Firenze, ora tutti sanno di poter lottare su tre fronti»

Antonio Di Gennaro, voce tecnica di Sky era al San Paolo domenica sera e ha assistito allo spettacolo di un Napoli «maturo, cinico che ha saputo uscire dal suo momento negativo in campionato a testa altissima».
Di Gennaro, il Napoli delle tre vittorie consecutive, può arrivare terzo?
«Credo di sì, resta tra le formazioni migliori della serie A e non mi sorprende il passo che si è dato dopo Firenze. Però la Champions può essere un problema. Se esci, il contraccolpo è tremendo. Se vai avanti, è tremendo il peso».
La gara con l’Inter dimostra che la testa, però, non è ancora al Chelsea?
«Questo è tutto merito di Mazzarri che è riuscito subito a ricaricare i suoi ragazzi. Magari è stato fortunato, avesse incontrato il Novara non sarebbe stato semplice trovare delle motivazioni dopo una gara così straordinaria come quella contro gli inglesi».
È anche il segnale di una squadra in ottime condizioni atletiche.
«Rispetto all’Inter e al Chelsea il Napoli correva il doppio. Quando hai un Maggio così devastante significa che la preparazione è stata eccezionale, che lo staff tecnico ha lavorato benissimo per far sì che tutti siano al top nella fase decisiva della stagione».
La volata per la Champions, chi la sua favorita?
«Il Napoli. E se non avesse avuto l’impegno europeo e non avesse Mazzarri esagerato così tanto nel suo turnover a inizio stagione, ora sarebbe stato anche in grado di competere con la Juventus e il Milan nella lotta per lo scudetto. Nonostante tutto, ha solo undici punti dal primo posto».
Perché il Napoli resta il più forte?
«Perché è diventato anche un collettivo, e questo è merito di Mazzarri. Ha trasformato un gruppo di talenti in una vera squadra. Se poi non è più Cavani dipendente in zona gol e segna pure Lavezzi, trovatemi una coppia d’attacco migliore di questa».
Bene anche il Napoli senza Hamsik.
«Mi stupiva Dzemaili. Conosco il suo valore. Domenica sera ha dimostrato che può essere una perfetta alternativa allo slovacco, oltre che a Gargano e Inler».
Nella corsa al terzo posto l’Udinese è l’avversario più complicato?
«Sì, perché ha uno spiccato senso di squadra. Tanti solisti, su tutti Di Natale, ma anche l’allenatore più bravo d’Italia. Davvero è difficile comprendere perché non abbia mai allenato una big».
Intanto, però, la Lazio zitta zitta è lì?
«Troppe polemiche, troppe chiacchiere. Eppure non molla. Ma non credo che il gruppo riuscirà a tenersi lontano e indifferente a tutte queste pressioni».
Il Napoli se l’aspettava così in Champions?
«No, e mi stupisce. È un misto di forza societaria, esuberanza e abilità di un tecnico con le idee chiare. Tant’è che può vincere anche la Coppa Italia».
Il Napoli gioca bene o no?
«A volte, molto bene. Mazzarri sta ottenendo il massimo da un gruppo che, come dice lo stesso tecnico azzurro, deve continuare nel suo processo di crescita».
Come si trionfa in una volata così?
«La quota Champions si è abbassata, è chiaro. Chi insegue ha un grosso handicap: non può sbagliare un colpo. Il Napoli deve continuare a vincere e sperare che chi sta davanti commetta qualche passo falso».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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