Antonio Corbo, giornalista, ha commentato alla Repubblica l’ultimo mese del Napoli dove il rendimento sembra calato: “Negli spazi stretti Osimhen e Kvara rimangono però soffocati, come squali spiaggiati. Il Napoli migliore, quello dei 71 punti in 27 gare, media 2,26 invece splendeva secondo una trama perfida. Lanciava in verticale Oshimen, scavallava in profondità, mentre Kvara lo raggiungeva con i suoi raffinati i dribbling. Lobotka e Mario Rui operavano le diagonali offensive. Ieri Lobotka, libero, si limitava a passaggetti orizzontali essendo occlusi i canali, coperti gli spazi da due squadre una sull’altra chiuse in pochi metri. Il Napoli imita gli oratori che parlano all’infinito non avendo mai nulla da dire. Quando lo scudetto sarà vinto, vale la pena che se ne riparli. Qual è il Napoli del nuovo progetto? La infernale macchina da gol con ripartenze folgoranti dell’inizio o la cigolante utilitaria di aprile?”.
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