Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live in onda sulle frequenze di Radio Marte soffermandosi sul Docufilm prodotto da Sky che racconta le vicende della finale di Coppa Italia del 3 maggio 2014 in cui fu ucciso suo figlio. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Sul docufilm di Sky sulla morte di Ciro? Ci sono scene crude, forti, che conosciamo tutti. Sono pezzi riportati dalla Polizia, anche video che hanno girato gli stessi tifosi relative all’uccisione di Ciro. Il docufilm vuole avere una funzione di pace e sociale, altrimenti non sarei stata nemmeno d’accordo. Chi mette a tacere le cose, vuole mettere una pietra sopra. Non voglio mettere una pietra sopra la morte di mio figlio, non voglio che venga dimenticato ciò che è successo affinchè non accada più. Non auguro a nessuno di perdere un figlio così come l’ho perso io. Finora ho ascoltato solo chiacchiere, ci sto mettendo le mie energie e la mia faccia e tutto ciò che rientri nelle mie possibilità, per mandare un messaggio di legalità ai giovani, ai giovanissimi. È assurdo morire per seguire una partita, per seguire la propria squadra del cuore. Dobbiamo combattere questa situazione, un ragazzo va a seguire la propria squadra per divertirsi. Bisogna partire con i più giovani, mi sento sola però in questa battaglia. All’inizio tutti mi erano vicini, man mano poi c’è stato distacco.”
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