L’Osservatori Nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale ha vietato la trasferta a Napoli dei tifosi della Roma, eppure l’attenzione delle forze dell’ordine intorno a questa partita resta alta. Si teme la reazione di qualche sconsiderato dopo i fatti di maggio nei confronti della comitiva giallorossa. E già da domani sera saranno adottate misure atte a prevenire ogni possibile gesto di turbativa. Previsto un accurato servizio di vigilanza nella zona circostante l’albergo che ospiterà la Roma. Lo stadio sarà presidiato già da stasera da oltre cento stewards. Insomma, nulla verrà trascurato affinchè tutto fili liscio.
L’attesa. Ma in città si respira un clima decisamente diverso. Si sprecano i gesti di distensione. A cominciare dalla mamma di Ciro Esposito, il tifoso deceduto in seguito al ferimento da colpi d’arma da fuoco prima di Napoli-Fiorentina, finale di Coppa Italia, disputatasi all’Olimpico il tre maggio scorso. «Non so ancora se andrò allo stadio, aspetto un invito da parte delle società. Spero che Napoli-Roma sia dedicata a Ciro e mi auguro di assistere ad una bella giornata di sport. Quando vado al San Paolo provo sempre malinconia perché lì dovrebbe esserci mio figlio e non c’è più, per cui è una lotta che faccio con me stessa. Ma mi auguro che venga messo da parte l’odio e che la scomparsa di Ciro venga onorata e rispettata», va ripetendo la signora Leardi, diventata un simbolo nazionale per come ha saputo reagire a quel tremendo dolore.
L’invito. Ieri le ha fatto eco l’avvocato Angelo Pisani, in qualità di presidente della Municipalità di Scampia dove risiede la famiglia di Ciro, nonchè loro legale nel processo che vede coinvolto il tifoso romanista De Santis. «Totti venga a Scampia per salutare la signora Antonella Leardi ed insieme portino un fiore sulla tomba del povero Ciro», ha dichiarato l’avvocato Angelo Pisani. Una proposta lanciata via etere e che va ad aggiungersi a tante altre che auspicano un pomeriggio senza veleni. C’è chi vorrebbe i due capitani, Totti ed Hamsik, unirsi in un appello alla pace; chi chiede di esporre striscioni in ricordo di Ciro; chi gradirebbe che le due squadre uscissero dal sottopassaggio mischiate l’una con l’altra. Insomma si sta facendo di tutto per placare il rancore che ancora serpeggia in una parte del tifo più caldo.
Forze in campo. Ma sia le forze dell’ordine che il calcio Napoli si stanno adoperando perchè tutto si svolga all’insegna della sportività. Circa trecento uomini saranno impegnati fin dalle prime ore del mattino a disciplinare l’afflusso dei circa cinquantamila che accorreranno a Fuorigrotta e ad evitare assembramenti lungo il tragitto che porta i pullman delle squadre all’interno dello stadio. Transennata l’intera area che delimita lo stadio. Aumentato il numero di steward: saranno in settecento a regolare l’accesso ai varchi ed a sorvegliare sugli spalti. E’ stato riaperto l’anello superiore della Curva A che era stato chiuso per un’infiltrazione per cui saranno disponibili altri cinquemila posti. Non ancora quello inferiore, mentre il settore ospite (2.900 posti) resterà chiuso. Quindi è da escludere il pienone. Gli esperti prevedono intorno alle quarantacinquemila presenze che sarebbe record di afflusso per questo campionato. La prevendita sta procedendo piuttosto bene ma sarebbe potuto essere ancora più sostenuta senza quel clima di tensione che ancora avvolge questa sfida. A restarne ai margini saranno quegli sportivi sani che erano presenti anche all’Olimpico la sera del 3 maggio e non hanno dimenticato quella una notte da incubo. Loro se ne staranno lontano dal San Paolo in attesa che cambi qualcosa nel calcio italiano.
Fonte: Corriere dello Sport
