In un’insolita cornice come quella di Kharkiv, dove spicca lo stadio del Metalist, L’Uruguay, vincitrice della Coppa America d’Argentina, sfida i padroni di casa dell’Ucraina. il c.t. sudamericano Oscar Tabàrez opta per la coppia Suarez-Cavani in avanti: il “Matador” viene dunque preferito al veterano Forlàn, che fra trasferimento in Italia e presentazioni varie non ha disputato allenamenti con la propria nazionale. Il “Mota” Gargano parte, come da copione, in panchina; il centrocampista azzurro non è inserito spesso nell’undici titolare, il “maestro” opta infatti per Diego Pèrez, mediano del Bologna. Dopo soli 13 secondi, l’Ucraina passa incredibilmente in vantaggio con il numero 9 Yarmolenko, il quale finalizza una bella azione in velocità dei suoi e batte di piatto l’estremo difensore ospite, 1-0. I padroni di casa si esaltano: al 10′ ancora Yarmolenko impegna Muslera con un tiro a giro dai 20 metri molto insidioso, respinto non senza difficoltà dall’ex Lazio. L’ordinato 4-2-3-1 improntato dal tecnico Blochin mette in difficoltà gli uomini di Tabàrez, rapidità, praticità ed efficacia contraddistinguono le giocate degli ucraini, per nulla intimoriti dal blasone dell’avversario. L’attaccante partenopeo appare un pò troppo isolato, rari gli scambi con Suarez e pochi i cross da parte degli esterni di centrocampo, che non appoggiano adeguatamente le punte in fase offensiva. L’Uruguay si fa notare solo al 40′ con una conclusione a pelo d’erba di Suarez, che scherggia il palo esterno. Dopo circa 2 minuti arriva il pareggio degli ospiti: Tiro dai 18-20 metri di Alvaro Gonzalez cche trova un impreparato e goffo Shovkovskiy, 1-1. Dura poco la parità, l’Ucraina infatti non demorde e si riporta n vantaggio a chiusura di tempo: Konoplyanka sfrutta un gran cross dello scatenato Yarmolenko dalla destra ed insaca la sfera sotto la traversa con un colpo al volo, 2-1. Nella ripresa parte bene l’Uruguay: al 58′ Cavani si rende pericoloso con uno stop e tiro che sfiora il palo alla destra di Shovkovskiy. Ancora la “Celeste” in gol al 60′: punizione di Suarez e colpo di nuca vincente del Capitano Lugano, che salta più d tutti in area di rigore e fa 2-2. Da segnalare al 62′ l’ingresso in campo del centrocampista azzurro Gargano, il quale prende il posto del mediano Pèrez. Oscar Tabarez butta nella mischia anche Abel Hernandez, togliendo l’autore del gol Alvaro Gonzalez, cambiando l’assetto della squadra, che passa ad un 4-3-3, così da dare maggior continuità alle azioni d’attacco. Ed è proprio il “delantero” del Palermo ad andare in gol all’86’, cogliendo l’appoggio in profondità di Suarez e depositando la palla in rete dopo aver saltato l’estremo difensore avversario, 2-3. Allo scadere dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara il risultato non cambia: un Uruguay non al meglio della condizione riesce a strappare una vittoria sul filo di lana dopo una prestazione mediocre, l’Ucraiana dall’altra parte esce dal match con tre gol subiti ma consapevole di aver disputato una gara di spessore. In ombra Cavani, non ancora entrato in forma, e buona sostanza espressa da Gargano, che ha però giocato solo trenta minuti.
Ecco le immagini della gara tratte da youtube:
A cura di Antonio Fusco
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro