A neanche un mese dalla dichiarazione d’amore del Pibe De Oro all’Al Wasl giunge questo dietro-front che ha quasi del clamoroso. Dieguito sarebbe pronto a lasciare la guida tecnica della sua squadra negli Emirati Arabi se non gli compreranno i giocatori che richiede. Lo annuncia in questo articolo il portale argentino “Olè” che Iamnaples offre, in traduzione integrale, ai suoi lettori:
“Direi allo Sceicco o al Principe di farmi un contratto a vita, vorrei restare a Dubai”, ecco una frase di Maradona del 1 aprile scorso. “Questa settimana mi incontrerò col Consiglio e prenderò una decisione; se non compreranno quelli che chiedo, ci vedremo per l’ultima volta e non ritornerò mai più a Dubai, se non in vacanza, perché è una città meravigliosa.”, frase del Pibe del 24 aprile. Stesso mese, due realtà opposte. Diego è passato dalla possibile eternità ad un possibile addio immediato. “Ho chiesto 6 giocatori e me ne hanno dati due… Se tutti i giocatori che chiedo sono cari, dovrò andarmene e il Consiglio potrà smettere coi soldi.”, ha detto seccamente e con un messaggio chiaro.
C’è un 50% di possibilità che me ne vada e un 50% che resti”, ecco un’altra dichiarazione dell’ (per ora) allenatore dell’Al Wasl. Diego è arrabbiato, questo si nota e il motivo è semplice: non gli hanno dato quel che ha chiesto e non ha neanche notato uno sforzo da parte dei dirigenti, in più non si sente sereno lì, lontano dai suoi cari, soprattutto dal nipotino. Ci sono promesse non mantenute, rinforzi che non sono arrivati. Che resti o me ne vada voglio specificare che mi aspetta un’offerta milionaria, un’offerta milionaria d’amore che si chiama Benjamin, ha detto con dolcezza e con un avvertimento.
Il messaggio di Maradona in conferenza stampa è arrivato. La dirigenza lo tiene nel cassetto, ora deve rispondere con azione o inazione perché la decisione sfoci nell’allontanamento del tecnico. “Non sto chiedendo un aumento dell’ingaggio, chiedo solo di essere competitivo. I giocatori che mi hanno promesso non sono venuti, non so, forse hanno perso l’aereo o gli si è fermata la macchina, ma qui non si sono mai visti e noi siamo sempre gli stessi.” Ci sono state partite in cui non sono riuscito a creare la panchina. Se non mi portano i giocatori che chiedo, sono pronto ad andarmene. Forse, invece di restare per 31 anni in questo mondo, sarebbe il momento di fare altro e restare col mio nipotino.” E così se ne è andato, mezzo addolorato, mezzo arrabbiato. D’altro canto ha anche detto che se fosse per lui si prenderebbe un aereo per andare a vedere il derby di Manchester che si giocherà lunedì prossimo, un giorno prima di Al Wasl-Al Nahda per la GCC Champions League (torneo annuale di squadre arabe del Golfo Persico, ndt). E per chiudere non si risparmia l’ultima: “Ho mandato via Roberto Trotta perché non serviva”. Abbiamo detto tutto.
Fonte: Ole.com.ar
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La Redazione
Traduzione e adattamento a cura di Maria Villani
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