A circa 3560 metri sopra il livello del mare, località La Paz, la Bolivia incrocia il Cile nella quinta giornata delle Qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014, in uno scenario non certo consueto per una partita di calcio. I padroni di casa sono “disperatamente” in cerca di una vittoria dopo il misero bottino di un punto nelle prime quattro uscite del mega-girone sudamericano, più rosea la situazione della “Roja” diretta da Claudio Borghi: posizionata momentaneamente al 5° scalino della graduatoria, valido per lo spareggio-qualificazione, è obbligata a difenersi dall’assalto di compagini temibili come Colombia e Paraguay. Gli ospiti non sembrano abituarsi all’aria rarefatta e gli uomini in casacca verde ne approfittano premendo sull’acceleratore sin dai pimi minuti di gioco. Buona l’impostazione data dal c.t. Quinteros: la superiorità numerica a centrocampo risulta infatti essere un fattore non di poco conto, che mette in seria difficoltà l’altissima retroguardia cilena. L’occasione più ghiotta per i boliviani arriva al 16′, quando il fantasista Campos libera ottimamente Escobar a tu per tu con Bravo: il centrocampista si fa però ipnotizzare dall’uscita bassa dell’estremo difensore non angolando il tiro. Dopo 47′ di pressing continuo e galoppate estenuanti il cinico Cile riesce a sorpresa a passare in vantaggio grazie ad Aranguiz che, approfittando di un pasticco del centrale difensivo Rivero, si inserisce in aria e di piatto deposita la sfera alle spalle di Vaca, 0-1. Una svolta non di poco conto, così come lo è ad appena 9′ dall’inzio della ripresa il cartellino rosso estratto dall’arbitro nei confronti del numero 3 della “Verde” Luis Guitierrez, reo di aver scaraventato il pallone a gioco fermo sul corpo del talentuoso Alexis Sanchez, rimasto a terra per un brutto fallo di Mendez. Non brillano gli elementi di maggior talento in maglia rossa, ovvero il sopracitato attaccante del Barça e il reintegrato centrocampista juventino Arturo Vidal: sporadiche le giocate di spessore dei due, anche se a parziale giustificazione dell’ex Udinese va segnalata una sorta di “caccia all’uomo” proposta ai suoi danni dai picchiatori di casa in virtù dell’espulsione “causata”. Eduardo Vargas, fa il suo ingresso in campo al 78′, prendendo il posto dell’incosistente Suazo. Caparbio nel contrasto e decisivo nel raddoppio dei suoi che arriva all’83’. La “scommessa partenopea” scatta sulla destra, resistendo alla marcatura stretta dell’avversario, entra in area di rigore e piazza un destro raso terra che si stampa sul palo: freddo Vidal nella ribattuta a controllare e scagliare in rete la sfera del 2-0 conclusivo, riscattando una prestazione non di quelle indimenticabili. Negli occhi di “Turboman” c’è la voglia di chi vuole dimostrare di valere tanto, si può dire che gli spezzoni che Mazzarri gli ha messo a disposizione sono forse serviti a rafforzare la sua tempra. Dodici minuti non sono certo un’enormità e il numero 16 azzurro questa volta li ha sfruttati a pieno.
Ecco le immagini della gara, Edu Vargas coglie il palo prima della ribattuta di Vidal in occasione della seconda rete:
A cura di Antonio Fusco
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