Per la ventunesima giornata di Liga, i prossimi avversari del Napoli in Europa League affrontano fuori casa un’Espanyol sempre più sorprendente in campionato (dato il quinto posto in classifica) ma orfano dei suoi due promettenti difensori Ruiz e Didac Vilà passati rispettivamente al Napoli e al Milan. Dopo l’eliminazione da parte del Siviglia in coppa del re, Juan Garrido decide di schierare fra i pali Diego Lopez, una difesa composta da Gonzalo Rodriguez, Marchena, Capdevila e Mario, sulla mediana Bruno,Borja Valero,Cani e Santi Cazorla, Giuseppe Rossi e Marco Ruben in attacco. L’Espanyol risponde con Kameni fra i pali, una linea difensiva formata da David Garcìa, Javier Chica, Forlìn e Jordi Ama, a centrocampo con Verdù, Duscher, Javi Màrquez e Luis Garcia, in attacco Sergio Garcia e Josè Callejòn.
Al 5’ sono subito gli ospiti a sfiorare il vantaggio, infatti sugli sviluppi di un corner battuto da Borja Valero è Gonzalo Rodriguez che finalizza alto dopo la precedente deviazione di Marchena . Al 9’ però è la squadra catalana a prende coraggio, infatti su una bella verticalizzazione di Duscher è il terzino Chica ch, sgangiatosi dalla difesa, trova la coordinazione giusta per concludere a volo di destro ma il portiere Diego Lopez devia in calcio d’angolo. Al 24’ minuto la retroguardia gialla si addormenta su un lancio lungo dei catalani per il loro attaccante Sergio Garcìa che, dopo un bell’aggancio al volo, non perde l’attimo giusto per tirare di destro verso lo specchio della porta, ma Diego Lopez salva con la punta delle dita facendo finire il pallone sul palo, poi Marchena si rifugia in angolo. Al 29’ minuto i padroni di casa prendono sempre più coraggio e sugli sviluppi di un cross dalla sinistra di Callejòn Marchena intercetta il pallone facendolo arrivare sui piedi di Javi Marquez che scarica un destro molto potente che finisce alto sopra la traversa. Al 31’ minuto è Giuseppe Rossi che impegna il portiere camerunense Kameni che devia in angolo un tiro dalla sinistra dell’area di rigore. Sugli sviluppi del calcio battuto da Borja Valero è l’argentino Marco Ruben che con una semirovesciata prende la traversa. Al 36’ è ancora Sergio Garcia a rendersi pericoloso con un destro di poco alto che sfiora la traversa dal limite dell’area di rigore . Al 38’ è il centrocampista biancoblù Verdù che da fuori area scaglia un gran destro sul quale Diego Lopez devi a in calcio d’angolo. Ancora Sergio Garcia che al 40’ minuto , superato in velocità Marchena, si trova a tu per tu con Diego Lopez ma spreca malamente tirandogli addosso. Al 44’ minuto di gioco però è il Villareal a passare: su un ben lancio dalla mediana di Cani è Giuseppe Rossi che, da posizione decentrata sulla sinistra dell’area di rigore, scaglia un grande sinistro col pallone che termina sotto la traversa sul palo difeso dal portiere Kameri. Un eurogol da parte dell’attaccante italiano, specialmente se si considera la difficoltà di conclusione verso la porta avversaria. Turienzo Alvarez decreta la fine di un primo tempo spettacolare, pieno d’azioni pericolose da parte di entrambe le squadre. Il secondo tempo ricomincia con gli uomini di Josè Garrido che non smettono di attaccare, infatti è Mario che dopo 2 minuti di gioco sulla destra supera tre avversari e libera un diagonale, Kameni risponde come può poi Marco Ruben viene anticipato da Forlìn sotto rete. Al’ 66’ minuto è ancora un indemoniato Giuseppe Rossi che punta il suo diretto avversario David Garcia, lo supera e sfodera un gran sinistro a giro sul quale Kameni si esalta. Girandola di sostituzioni, fra le quali Datolo per Sergio Garcia al 71’ e Cicinho per Cani al 72’. Gli uomini di Pochettino non sembrano crederci molto nella rimonta, e ciò viene testimoniato dal mancato aumento dei ritmi di gioco, facendo emergere così la migliore qualità della squadra ospite ovvero il possesso palla. La partita si spegne decretando un’importante vittoria fuori casa del Villareal, la quale consolida il terzo posto in classifica a quota 45 punti in classifica a più 5 dal Valencia (che gioca domani sera) e a meno 6 dal Real Madrid di Josè Mourinho.
Gilberto D’Alessio
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