Uno degli agenti di Lorenzo Insigne, Fabio Andreotti della Football Global Service, ha rilasciato delle dichiarazioni durante il programma “Monday Night” su Sportitalia. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Siamo assolutamente soddisfatti della gestione di Lorenzo compiuta da Mazzarri. Restare a Napoli a vita sarebbe l’ideale per Lorenzo, poi sappiamo che i termini assoluti nel calcio non esistono. Il presidente De Laurentiis vorrebbe farlo diventare il Totti del Napoli, Lorenzo è sereno e felice nella città dove vive, ha grande rispetto per la società che l’ha lanciato nel grande calcio con cui ha conquistato la maglia della Nazionale primaria. Roberto? E’ secondo me fuori luogo dire chi è più bravo o meno bravo. Hanno caratteristiche diverse, possiamo solo dire che lo score di Roberto in Primavera (7 gol in 5 partite, ndr) è addirittura superiore a quanto fece Lorenzo. Voglio sfatare il mito che Lorenzo sia un giocatore di Zeman, bravissimo ad esaltare le sue qualità. Insigne ha fatto bene con tanti allenatori, per esempio Ferrara che l’ha richiesto a Genova, e Mangia. La famiglia ha grandi meriti, ha formato in maniera eccezionale i quattro figli. Lorenzo è un ragazzo dalle idee molto chiare, racconto un aneddoto: quando fu relegato nei Giovanissimi Regionali, non si lamentò per l’esclusione dai Nazionali ma l’importante per lui era solo giocare. Purtroppo non ha potuto continuare le scuole, si alzava alle 5 del mattino per aiutare il padre al mercato per venire poi il pomeriggio assonnato agli allenamenti. Antonio, il primo figlio, che gioca in Eccellenza, è un talento mancato; è il lavoro poi a fare la differenza. Noi portavamo Lorenzo in estate dal preparatore Salvatore Varracchio, suo compaesano, per lavorare sui suoi limiti, sulla forza esplosiva. Voglio sottolineare il merito di Giuseppe Santoro che l’ha portato nel settore giovanile del Napoli e di Riccardo Bigon che ha avuto la coerenza di credere nel suo percorso fino all’esordio al San Paolo. Il ds del club di De Laurentiis era dubbioso sulla sua struttura fisica ma è sempre stato convinto del suo talento. Trattare con De Laurentiis? E’ sicuramente difficile, odia i procuratori, che considera una categoria inutile. Noi naturalmente ci dissociamo, crediamo che il nostro lavoro abbia un valore. A parte ciò, è un presidente ideale, lo dicono non solo i risultati ma anche i conti a posto di una società che gli esperti del settore definiscono ottima dal punto di vista finanziario. Catania sorpresa del campionato? Il Catania ha un progetto sviluppato da anni. I meriti vanno al patron ma soprattutto all’allenatore Rolando Maran che ha ereditato una panchina che scottava, visti i grandi risultati ottenuti da Montella”
La Redazione
C.T.
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