Ancora una volta, piuttosto che il calcio giocato, a fare notizia sono i cori beceri contro i napoletani intonati dagli spalti, in gare nelle quali non solo non gioca il Napoli, ma addirittura in categorie e regioni dove la squadra azzurra neanche ha messo piede. L’ultimo caso, in ordine temporale, arriva dalla frazione Marola di Torri di Quartesolo, piccolo comune alle porte di Vicenza.
Durante la partita tra il Prix Marola padrone di casa ed il Montebello, che si affrontano nella Prima Categoria del Veneto, giocatasi domenica 6 gennaio, improvvisamente e senza alcun motivo dagli spalti (ma non è chiaro se dal settore casalingo o se da quello ospite) sono cominciati i soliti cori razzisti nei confronti dei napoletani. Non solo da parte di tifosi adulti, ma anche da alcuni bambini che, seguendo le orme degli “adulti” (le virgolette sono d’obbligo), si sarebbero uniti prontamente ai cori razzisti a loro volta. Al termine dell’incontro, conclusosi poi in favore degli ospiti per 4-1, l’arbitro Guiotto di Schio ha messo però tutto a referto, ed ora toccherà al Giudice Sportivo di riferimento prendere le sanzioni che riterrà più opportune.
Da capire, tuttavia, quale delle due tifoserie abbia intonato i cori razzisti: la squadra di casa del Marola punta il dito verso il settore occupato gli ospiti, mentre la dirigenza del Montebello, a sua volta, minaccia azioni legali e smentisce ogni accostamento. Farà fede, insomma, il referto arbitrale. Quel che è certo è che la notizia, riportata dal Giornale di Vicenza, ha fatto già molto scalpore. Anche perché complessivamente sugli spalti di Marola non c’erano più di centocinquanta persone. Ed è davvero triste dover parlare ancora una volta di cori razzisti provenienti sugli spalti anche in una domenica, come quella dell’Epifania, in cui due squadre stavano semplicemente giocando a pallone su un campo di provincia.
Fonte: http://napoli.fanpage.it/
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