Sabato comincia il campionato della crisi economica, con un mercato mai così povero per i club italiani, avvelenato già dalle polemiche. Tra Napoli e Juve, dopo la Supercoppa; tra la Juve e Zeman, e quindi la Roma, dopo le dichiarazioni del tecnico boemo sull’opportunità concessa a Conte di allenare quotidianamente nonostante la squalifica per 10 mesi e l’ironica battuta di John Elkann che aveva detto: «Carrera con una sola partita ha già vinto più del boemo». Ieri sera Zeman ha replicato secco: «Le parole di John Elkann? Non mi sono offeso, abbiamo opinioni diverse sullo sport, e poi negli ultimi anni penso che loro non abbiano dato esempi positivi».
Insomma, le prospettive non sono delle migliori. Intanto, ieri sera ultimi importanti test in vista dell’inizio del campionato. La Juventus si è aggiudicato a San Siro il tradizionale Trofeo Berlusconi. I bianconeri hanno battuto 3-2 il Milan in una partita che ha offerto parecchi spunti di spettacolo. Al 9′ rossoneri in vantaggio: tiro ravvicinato di Flamini, Storari respinge ma sopraggiunge Robinho che da due passi insacca. Arriva subito, al 12’ il pari bianconero: palla filtrante di Di Ceglie, Marchisio sfiora e inganna Abbiati. Al 42’ Juve in vantaggio con Vidal che supera Yepes e segna. Nella ripresa ancora Juve al 18′: Giaccherini pennella un cross per Matri che devia in rete senza problemi. Non si arrende però il Milan che ragisce a caccia del pareggio. Riesce però solo a ridurre le distanze al 32’ con un rigore assegnato dall’arbitro per un fallo in area di Masi su Robinho che trasforma per il definitivo 2-3.
Nell’altra amichevole della serata la Roma ha battuto 3-0 l’Aris Salonicco all’Olimpico (reti di Osvaldo nel primo tempo con un destro dal limite, di Bradley di testa e Destro nella ripresa su papera del portiere). Al di là degli esperimenti di Zeman l’occasione per i circa 35mila tifosi presenti sugli spalti di ribadire alla società l’incedibilità di Daniele De Rossi nel mirino del Manchester City di Roberto Mancini. Il giocatore è stato infatti accolto da una vera e propria ovazione al momento dell’ingresso in campo e in Curva Sud, cuore della tifoseria romanista, è stato esposto uno striscione con la scritta «De Rossi non si tocca!».
Sabato, dunque, si parte. Il campionato arriva dopo un Europeo in cui la Nazionale ha riscattato in parte il fallimentare Mondiale sudafricano, e con una «finestra» di mercato ancora in corso che potrebbe modificare gli equilibri. Rimane comunque la sensazione di una Juventus favorita, anche alla luce degli acquisti mirati di Aasamoah, Isla e Giovinco. Il Napoli, che non ha cambiato molto, sembra la squadra più indicata a contrastare la sua marcia; fanno sensazione la frenata sul mercato dell’Inter e il ridimensionamento del Milan. Una sorpresa potrebbe essere allora proprio la Roma di Zeman, se trova subito i giusti equilibri, soprattutto in difesa. Il boemo è tornato nella capitale per dare di nuovo spettacolo: di certo l’arrivo di Destro fa sognare un ambiente troppo incline a facili entusiasmi e depressioni. La stessa di un anno fa è invece la Lazio, mentre l’Udinese ha cambiato molto ma ha sempre la certezza Di Natale. Curiosità per la Fiorentina di Montella, dubbi sulle genovesi già eliminate in Coppa Italia e sul Bologna che avrà l’handicap dell’addio di Di Vaio. Staremo a vedere, ormai è tempo di giocare.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
