E’ l’uomo in più che ci vuole adesso. Non quello del film “cult” di Sorrentino, riferito in effetti a uno schema tattico, bensì quello delle tribune, quello che a onor del vero non ha mai tradito. Coccolando la squadra anche nei momenti d’ombra, durante le eclissi e le amnesie che in questa stagione non sono mancate. E’ forse questo il momento più delicato, il momento in cui il vero tifoso non deve privare la squadra del suo sostegno nemmeno per un attimo.
IL DODICESIMO C’E’ – Facile cavalcare l’onda dell’entusiasmo quando tutto gira per il verso giusto, quando i punti arrivano a grappoli, meglio ancora se accompagnati da gioco spettacolare e traguardi ambiziosi. Meno facile andare controtendenza: cioè incrementare il sostegno quando il vento cambia direzione e tutto sembra girare per il verso sbagliato, quando si perdono colpi e non si sa nemmeno di preciso il perché. Ma i tifosi questo lo sanno, poiché non hanno mai lesinato l’appoggio alla squadra, durante la cavalcata trionfale che ha portato il Napoli in un amen dalla C1 alla Champions. Il pieno supporto del “dodicesimo” perciò sarà garantito anche stavolta, visto che il Napoli è ancora in lizza su due fronti.
APPELLO MAZZARRI – Avrà osservato a fondo e fatte le debite considerazioni. Legittimo perciò, dopo aver visto Castel Volturno presa d’assalto da mille e più tifosi in festa nel giorno di Pasquetta, chiedere ancora una volta il loro aiuto sul campo. Stasera, con l’Atalanta, probabilmente ultima chiamata per risalire, tenendo conto che se Atene piange, Sparta, ossia Lazio e Udinese, non possono permettersi di ridere. «Spero nel pubblico, per dare una mano a questi ragazzi», ha ribadito il tecnico in conferenza stampa «sarà una partita difficilissima e bisogna aiutare la squadra sino alla fine». Appello lanciato, e di sicuro già raccolto. Intanto, in 40mila e più (15mila gli abbonati) sono annunciati a Fuorigrotta, con la speranza che al fischio finale, il coro dell”Oj vita” sia stavolta solo azzurro.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
