Carlo Ancelotti ha parlato ai microfoni di Sky dopo la sconfitta con il Bologna: “Non riusciamo a mantenere un livello di applicazione e continuità, soprattutto in campionato. Abbiamo fatto un primo tempo discreto, anche se niente di eccezionale. Non potevamo tenere ritmi per tutta la partita dopo lo sforzo di Liverpool. Il momento è delicato, tutti insieme dobbiamo fare le valutazioni per uscirne perché questo periodo è diventato troppo lungo. Prima ci poteva stare, ma ora è troppo lungo. In questi casi l’allenatore si prende la responsabilità, ma domani voglio confrontarmi con la squadra per capire cos’è che non va per far terminare questo momento che sembrava finito dopo Liverpool e invece non è stato così. Sento la fiducia sia della squadra che della società. Ma le cose non vanno bene e bisogna trovare dei rimedi. Devo trovarli io. Se i giocatori mi aiutano bene, altrimenti faccio da solo. E’ un problema tecnico e tattico. La squadra non ha trovato continuità. Come fare? Magari con un assetto più preciso, più compatto, più ordinato, come a Liverpool. Da qualche parte dobbiamo andare. Oggi mancava la riconquista immediata, non sempre siamo riusciti a fare una transizione quando abbiamo perso la palla. Eravamo troppo aperti, poco compatti. La costruzione è sempre arruffata, siamo meno fluidi, meno efficaci. Ci sono tante cose che si possono migliorare e che abbiamo perso. Poi dopo ci si mette dell’altro. Quando c’è l’aspetto caratteriale, questa squadra riesce a pareggiare anche con il Liverpool. Non è un problema di qualità, ma è un problema di stare sempre lì con la testa, come col Liverpool. Non è un problema di selezione degli uomini, è un problema di un collettivo che in questo momento non sta funzionando. L’anno scorso le rotazioni c’erano comunque. Resto dell’idea che le rotazioni ci diano dei vantaggi. Oggi, ad esempio, c’erano tanti calciatori stanchi dopo Liverpool. L’assetto definitivo lo deve trovare la compattezza della squadra. chi c’è c’è, deve cercare di dare il massimo. Ho un rapporto quotidiano con presidente e direttore sportivo. Siamo uniti, stiamo tutti soffrendo. Questo momento è delicato e vogliamo risolvere il più in fretta possibile. Insieme”.
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