Eroe per caso no, eroe per un giorno forse sì. La seconda è definizione più indicata tenendo conto dei precedenti e delle probabilità che possa ripetersi. Fare i portieri per le squadre di Zeman è mestiere raro, e solitamente portatore di poche gratificazioni. Quando capita una partita dove fioccano gli 8 in pagella devi fermare tutto e godertela, perché non sai se ti ricapiterà. Luca Anania ha mani grandi e sorriso spontaneo, ovviamente personaggio scanzonato e spesso rassegnato a trovarsi in situazioni di gioco scabrose (per la difficoltà del ruolo si intende) altrimenti non avrebbe potuto essere l’estremo difensore del Pescara. Lui estremo in campo lo è sul serio, finora saranno state più le respinte di testa fuori area che interventi veri e propri. Però contro il Cittadella di parate ne ha fatte tante, almeno quattro. Il Pescara ha vinto una gara incredibile e, fatto inedito, non ha incassato reti. «La parata più difficile onestamente non me la ricordo, forse la seconda su Maah. Ma forse è meglio che vi dica la verità: prima della partita mi ero messo d’accordo con gli attaccanti del Cittadella in modo che mi facessero fare bella figura. Sono stati di parola».
SPIRITO GOLIARDICO – Non se ne vogliano i giocatori e i tifosi del Cittadella: non è una provocazione, è davvero lo spirito goliardico che anima Anania e tutti i suoi compadi gni. Una interpretazione leggera del proprio ruolo indispensabile se si vuole entrare nella spregiudicata filosofia zemaniana. Soprattutto un portiere con Zeman resta spesso ai margini, esposto ai rischi senza cinture di sicurezza. «Noi si attacca tanto – spiega Anania che ieri ha incassato anche la solidarietà di Buffon –perciò capita di ricevere qualche contropiede e bisogna stare sempre in allerta. Io non ho avvertito scetticismo attorno a me, piuttosto mi sono messosubito a disposizione sin dal primo giorno, pronto a lavorare con serenità e allegria. Conoscevo già il tecnico che ho avuto a Lecce e Avellino, perciò ero pronto. Fare il portiere con Zeman non è facile, però mi diverto tantissimo, quindi non è un caso che ci siamo ritrovati».
CONCRETEZZA– Ma qui si bada anche al sodo. Anania confessa.
«Sarà un vantaggio andare a giocarci il posticipo della prossima giornata a Brescia con un bel carico di entusiasmo e di punti».Per quellaintrigante trasferta il Pescara riavrà a disposizione, dopo gli exploit nell’Under 21, il folletto Insigne. A proposito il tecnico boemo, con la franchezza che lo contraddistingue, dopo la gara con il Cittadella aveva ammesso.
«Se Insigne è in Nazionale e gli altri no vuol dire che qualche differenza c’è. Noi comunque cerchiamo di fare il nostro gioco a prescindere dai giocatori, però se ho disponibile Insigne non mi dispiace». Chiarissimo.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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