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Analisi tattica: Speciale Fasce e Attacco – Restyling dei ruoli e nuovi arrivi, ma tutto dipende da Cavani

Vari cambiamenti tattici per le fasce e l'attacco, ma bisogna attendere il destino del "Matador"

Maturata la notizia dell’arrivo di Benitez, impazzano già le notizie di mercato intorno al Napoli, con la solita carrellata di nomi, talvolta frutto d’interessi reali, talvolta di pure congetture senza effettivo riscontro. Più che sugli arrivi, però, per ora sono insistenti le voci riguardanti le probabili partenze, anche a causa dell’addio di Mazzarri che vorrebbe portare con sé i suoi più fidati. Oltre al tormentone su Cavani (Inghilterra, Spagna o Napoli?) girano infatti numerose le voci che vorrebbero l’anno prossimo all’Inter giocatori importanti come Behrami e Zuniga – e, a proposito di quest’ultimo, la terza parte dell’approfondimento speciale de L’analisi tattica è rivolta proprio alle fasce e, infine, al reparto offensivo (clicca qui per leggere l’approfondimento sulla e qui per quello sul centrocampo).

LE FASCE – Si parta dallo stato attuale delle cose: i titolari 2012-13 erano Maggio e Zuniga, due in grado di svolgere tanto la fase offensiva quanto, forse anche meglio, quella difensiva. Soprattutto Christian Maggio, fisiologicamente in calo fisico, potrebbe adattarsi bene al ruolo di terzino destro di una linea a quattro, ruolo che d’altronde ricopre anche in Nazionale. Zuniga, dal canto suo, è in piena fioritura atletica, ed è in grado di coprire per intero la fascia sinistra, con ottima disciplina tattica e solo rare amnesie in difesa. Entrambi dunque sarebbero adattabili al modulo di Benitez, che tuttavia richiederebbe quantomeno delle alternative adeguate, che attualmente il Napoli non ha (Mesto non è un calciatore da squadra che ambisce allo scudetto e lo stesso Maggio ha mostrato una netta involuzione rispetto al passato). Senza contare l’eventuale partenza di Zuniga, che complicherebbe non di poco le cose. In quest’ultimo caso, a sinistra servirebbe – come detto – un giocatore in grado di difendere e insieme spingere, in fase di possesso. Un giocatore, per dire, come Chiellini, o meglio ancora – prendendo un “ex” di Benitez desiderato anche già da Mazzarri – uno come Ivanovic (utile a prescindere, ma non per la fascia sinistra, essendo abituato a giocare a destra). In giro non ce ne sono molti di giocatori di questo tipo; un altro calciatore con caratteristiche simili e in grado di giocare a sinistra, anche lui in passato accostato alla maglia azzurra, sarebbe il napoletano Mimmo Criscito, che più di una volta ha espresso il desiderio di tornare in Italia. In Serie A ci sarebbe anche Antonelli del Genoa, un buon calciatore che però non sembra il miglior sostituto in caso di partenza di Zuniga. Anche qualora restassero sia il colombiano che Maggio, servirebbe comunque almeno un altro nome di spessore, per far rifiatare uno dei due senza perdere di qualità. Infine, chi può dire che Benitez non riesca ad adattare anche Armero in quel ruolo? Difficile, ma non impossibile.

L’ATTACCO – Il parco attaccanti del Napoli, con il nuovo tecnico, subirà una sorta di restauro della carrozzeria: tutte le seconde o mezze punte saranno inserite fra i candidati ad una delle tre maglie del 4-2-3-1 di Benitez. Ovvero Pandev e Insigne, e magari anche Vargas, se l’allenatore spagnolo chiedesse il suo rientro. E accanto a loro anche Hamsik, Dzemaili ed El Kaddouri rientreranno fra i possibili trequartisti che dovranno agire alle spalle dell’unica punta. Data tale abbondanza, servirebbe un solo innesto di valore (abbiamo suggerito Ramires del Chelsea o Shaqiri del Bayern) per completare il reparto.
Ma l’intero equilibrio delle operazioni di mercato in quest’ambito ruota, com’è noto, intorno a Edinson Cavani. Data per certa la sua partenza a fine stagione, adesso i movimenti sembrano essersi arenati, in attesa di offerte concrete e, forse, anche in attesa di capire se Cavani sarebbe disposto ad andare in Inghilterra. Stando alle sue dichiarazioni, lascerebbe Napoli solo per il suo sogno di bambino, ovvero il Barça o il Real. Dovesse partire, il Napoli disporrebbe di un gruzzolo importante, che potrebbe investire non soltanto per il ruolo di punta, dove i nomi fatti fin qui sono quelli di Dzeko, Torres e Yilmaz. Molto dipende dalla destinazione del “Matador”, perché l’acquirente potrebbe proporre contropartite tecniche per colmare la ricca clausola fissata da De Laurentiis. Molto improbabile che Cavani vada al Barcellona (in cambio Fabregas, scontento in blaugrana, sarebbe ottimo per completare la suddetta linea di trequartisti), più possibile il Real, che sta vendendo Higuain alla Juve e che forse potrebbe perdere anche Cristiano Ronaldo.
Ma il ruolo di punta centrale non è l’unico motivo d’attenzione: mentre va valutata la situazione di Pandev, il cui rendimento è troppo influenzato dalla condizione atletica, è bello e legittimo supporre che Benitez farà in modo di valorizzare Insigne – dopo un anno di “prove generali”, è il momento per Lorenzo di lasciar esplodere il suo evidente talento. Il calcio tedesco insegna: giocatori come Kroos (Bayern) e Reus (Dortmund) sono giovanissimi eppure già top-player internazionali.

A cura di Lorenzo Licciardi

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