Dio salvi la Reggina, chiedevano i tifosi all’inizio di un campionato che pareva impossibile, con l’handicap degli undici punti in meno, eredità del processo Calciopoli nel 2006. «E noi con una stagione da brividi vi riuscimmo, anche grazie alla grinta di Walter Mazzarri». Nick «piede caldo» Amoruso di quella squadra era uno dei due bomber: ne fece 17 in una sola stagione.
Amoruso, cosa scattò nel gruppo?
«Il senso e la voglia di riscatto per l’ingiustizia subita. Dentro sentivamo un desiderio incredibile di rimediare a un torto. Ogni gara veniva affrontata con il coltello tra i denti, proprio come se fosse sempre l’ultima, quella decisiva. E riuscimmo nell’impresa trascinati dal nostro leader in panchina che era Mazzarri».
Come reagì l’attuale tecnico azzurro?
«Ricordo bene il suo primo discorso quando venne ufficializzata la penalizzazione: ci disse che non dovevamo fare di questo handicap un alibi. Non dovevamo pensare di avere una giustificazione nel caso non ci fossimo salvati».
Un motivatore?
«Un maestro. Ci guardò negli occhi nello spogliatoio e ci spronò con parole dure: ”Non partiamo mica battuti. Noi ci dobbiamo salvare, se retrocediamo in serie B è solo perché siamo più scarsi degli altri. La penalizzazione non c’entra nulla e non voglio più sentirne parlare».
E funzionò.
«Quella salvezza con la Reggina, al termine di una autentica impresa sportiva, resta tra i ricordi più emozionanti della mia carriera. Ma credo che lo sia per tutti coloro che facevano parte di quella avventura, Mazzarri compreso: tutti siamo stati consapevoli, fin dal primo momento, di aver compiuto un vero e proprio miracolo».
C’erano anche Mesto e Aronica in quel gruppo.
«E c’era anche l’attuale sportivo del Napoli, Riccardo Bigon. Ecco, anche lui è molto abile a non far sentire il peso della situazione. Il Napoli, ne sono certo, saprà reagire».
Senza ripercussioni?
«L’assenza di Paolo Cannavaro avrà di sicuro la sua rilevanza agonistica, ma questo contribuirà a rendere il Napoli ancor più battagliero. Certe fatti, quando accadono, motivano e spronano come poco altro nello sport».
Cosa farà ora Mazzarri?
«Lo immagino già all’opera a spiegare che il miglior modo per reagire è battere il Bologna questa sera in Coppa Italia».
E la lotta per il titolo?
«Le parole di Walter hanno funzionato con noi come funzioneranno per il Napoli: se gli azzurri vinceranno o meno lo scudetto non dipenderà dai due punti in meno in classifica. C’è modo e ancora tanto tempo per annullare la penalizzazione. Mettendo da parte la rabbia e il rancore per la sentenza».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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