Pesante disfatta per l’Argentina. Gli uomini di Batista, in formazione sperimentale, rimediano una cocente sconfitta contro una Nigeria apparsa invece molto in forma. Niente di preoccupante però. Mancava infatti l’intera rosa titolare. Da Messi a Tevez, passando per Lavezzi, tutti a riposo i big. Così aveva deciso Batista, un undici sperimentale, pieno di calciatori militanti in Argentina, che però, alla prova dei fatti, si è rivelato ben poca cosa. Addirittura non c’è spazio per il neo napoletano Fernandez, lasciato fuori dal CT Batista
Dopo un inizio incoraggiante c’è stata subito la doccia fredda. Passano solo 9 minuti e Uche indovina il tiro che, complice la deviazione di Garay, si insacca alle spalle di Gabbarini. L’Argentina si scoglie e, come a piovere sul bagnato, arriva anche il raddoppio su rigore. La gloria spetta all’ex calciatore dell’Inter Victor Obinna, in passato vicinissimo al Napoli, che manda Gabbarini per la seconda volta a raccogliere il pallone in rete, gesto che l’estremo difensore sudamericano dovrà ancora ripetere.
L’Argentina si sfilaccia, tenta il tutto per tutto, e subisce il classico gol in contropiede. Una ripartenza magistrale che conduce gli africani al terzo gol. Tre tocchi e pallone sulla testa di Uche che, liberissimo sul secondo palo, insacca. All’intervallo è un 3-0 senza appello che rende la ripresa pura formalità. Doppio cambio negli africani e stesso undici nell’Argentina. Le cose però non cambiano. Una sterile e infruttuosa reazione sudamericana è facilmente ribaltata dai più tonici nigeriani. E così tra lo stupore del C.T. Batista e la festa sugli spalti la Nigeria va ancora in rete. Emenike, dopo solo 6 minuti dall’inizio della ripresa, chiude definitivamente il match. Un 4-0 che consegna la gara agli archivi, anche perché dopo c’è poco o niente. La solita girandola di cambi chiude un discorso che già da tempo non aveva altro da dire. Il recupero record concesso dal direttore di gara serve solo per far festeggiare il gol della bandiera agli argentini. C’è la gioia per Boselli che addirittura al 98’ regala alla sua squadra il gol della bandiera. Cosa che serve solo e lenire una serata da dimenticare.
La Nigeria esce quindi vincitrice assoluta da questo confronto. Una buona prova, frutto di ottima fisicità e buona tecnica. Bocciata invece l’Argentina B, incapace di affrancarsi dai suoi giocatori di maggior talento. Niente di preoccupante comunque, la vera Seleccion, quella di Messi, sarà pronta ad incantarci nella Copa America
Giancarlo Di Stadio
Argentina: Gabbarini; Zabaleta; Garay (19’ st Mussacchio); Fazio; Insùa; Belluschi (17’ Bertolo); Bolatti; Costa (12’st Cabral); Gaitàn; Boselli; Perotti (24’st Jara) a disp: Martinez; Formica; Ruben; Piatti; Cristaldo C.T. Batista
Nigeria: Enyeama; Ambrose; Okonkwo; Yobo; Taiwo; Joel Obi(27’st Ogude); Anichebe ( 45’ Emenike); Mikel Obi; Obinna (33’st Utaka); Uche I.; Uche K.( 45’Musa) a disp: Adeyele; Aiyenugba; Ayila; Mohammed; Odumadi; Igiebor; Promise; Ehiosu C.T. Siasia
Marcatori: 9’ pt Uche; 27’pt Obinna (rig); 39’ pt Uche; 6’st Emenike
Arbitro: Ibrahim Chaibou (Níger)
Note: 26’pt ammonito Fazio; 9’ st ammonito Belluschi
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