Carlo Alvino nuovamente intervenuto ai microfoni di Radio Gol in onda su Radio Kiss Kiss ha rilasciato alcune dichiarazioni così raccolte e sintetizzate da IamNaples.it:
“La fragilità muscolare di Damiao? Anche Campagnaro venne a Napoli piuttosto fragile, andava anzi convinto di star bene, e in questo lo staff medico del Napoli ha vinto lo scudetto degli infortuni l’anno scorso e così speriamo anche per quest’anno. Ad oggi la Juve per me resta favorita sulla carta. Con l’arrivo di Higuain il tifoso si esalta e le cose cambiano. La preparazione qui a Dimaro? Si predilige il tocco veloce, alle spalle della punta centrale, il fulcro di gioco sarà la trequarti dove noi abbiamo elementi che hanno familiarità col gol, leggi Hamsik o Pandev ad esempio. I giovani? Benitez ha detto di non guardare la carta d’identità ma il loro atteggiamento durante la settimana e io ho visto tutti i giocatori ben pronti e motivati, anche quelli che si erano un po’ seduti perché convinti della titolarità assoluta. Seconda seduta di allenamento che attende gli azzurri per questo pomeriggio. Momenti di apprensione per un pestone ricevuto da Hamsik, allarme infortunio prontamente rientrato. Tutto dipende dalla gran voglia di fare del gruppo azzurro. Higuain? Lo avevo preannunciato beccandomi lo scetticismo generale. A Madrid lui non ci vuole stare, il costo del cartellino non è un problema e i rapporti tra i due club sono ottimi, sappiamo che sono i diritti di immagine legati al suo sponsor personale, ma sono problemi superabili monetizzando. Se il Napoli ci crede sul serio che lui è il vero dopo Matador la trattativa allora andrà in porto. Higuain resta comunque il primo della lista di Benitez che letteralmente stravede per lui. Il calciatore è poi attratto dalla città dove ha giocato Maradona… Rami o Albiol? Garcia Quillon gestisce il secondo e l’accordo è più semplice. Preferirei acquistare comunque un giocatore italiano senza fare follie, leggi Astori, vero pallino del Napoli. Resta da convincere Cellino tentato da sirene russe. Il Napoli ha comunque denaro fresco che non ha alcuna intenzione di buttar via ma di spendere in modo oculato. Gilardino? Avere uno della sua esperienza in rosa è da grande club, con tutto l’affetto per Calaiò cuore azzurro. L’esperienza nel calcio paga e poi credo che il genoano sia ancora integro fisicamente, rendendo piuttosto bene anche in Confederations Cup, rispondendo a quanto chiedeva Prandelli.”
La Redazione
M.V.
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