Carlo Alvino interviene a Radio Goal. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Le parole dell’agente di Gabbiadini? Queste cose le si dicono in camera caritatis: quando invece vengono dette pubblicamente c’è addirittura il rischio che possano ritorcersi contro il giocatore stesso. A mio parere, poi, l’agente non deve avere nulla a che fare col tecnico: qualora si dovessero presentare determinate problematiche si deve parlare col direttore sportivo ed eventualmente col patron. Strano perché il procuratore di Gabbiadini è uno che fa questo mestiere da tanto tempo e doppiamente strano perché Manolo stesso, una settimana fa, aveva rilasciato un’intervista in cui si dichiarava entusiasta del progetto Napoli. Ovviamente questo non è un attacco alla persona ma partendo da un caso specifico, parlo di una situazione ahimé usuale al giorno d’oggi: sarà che sono vecchio, ma io ho sempre ritenuto che, al di là di tweet, media e comunicazione rapida, l’unica cosa che conta è quello che dice il campo. Oggi invece tra agenti, genitori, fidanzate ed amanti parlano un po’ tutti. Stadio? Sono d’accordo con De Laurentiis: invece di una cattedrale spesso semivuota, meglio una bolgia-bomboniera da 45.000 posti a sedere.”
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