Veni, vidi e vinci… Uno slogan appropriato per l’onda azzurra che sta per abbattersi sull’Olimpico. Una frase che ogni tifoso di fede partenopea vorrebbe pronunciare a cose fatte. Domani sera, un po’ dopo le 22,30, quando cioè la “boccia ” si sarà fermata. Il “veni” , soprattutto, è garantito e potrebbe assumere anche proporzioni bibliche. Ci sono i fatti a supporto. Fino a ieri (sul tardi) venduta la gran parte dei biglietti a disposizione per gli ospiti. Quei 5700 e passa dei distinti (sud-ovest, quando gioca la Lazio) che, verosimilmente, sino alle 19 di stasera (orario limite) andranno ad esaurirsi.
PREVISIONE – L’ennesima dimostrazione di un attaccamento alla squadra del cuore che non conosce ormai confini. Con la pioggia battente, il gelo (forse domani si arriverà sotto lo zero), le incognite di una trasferta da organizzare a volte in tutta fretta, e con i relativi costi. Londra, Manchester, Vila Real, ma anche in capo al mondo: niente sembra poter fermare il tifoso azzurro, tanto meno i chilometri. Spariamola così allora, con la convinzione di non discostarci di molto dal dato reale. Diecimila. Forse anche di più. Domani notte anche per il Napoli ci sarà un dodicesimo uomo. L’aquila dovrà volteggiare su ampie “praterie” dove il bianco e il celeste diventeranno molto più carichi, sino all’intenso azzurro.
MISURE – Va da sé che, oltre a quella porzione di distinti, i partenopei saranno un po’ ovunque, ma potrebbero andare ad affollare in particolare la tribuna Tevere e la curva Sud, dove probabilmente una porzione sarà riservata al tifo ospite. Ma, a spruzzate, anche altri punti dell’Olimpico, visto che i non residenti in Campania potranno munirsi di ticket senza la Tessera del Tifoso, e fino al fischio d’inizio del match. Tanti sono stanziali nella capitale, ma tantissimi confluiranno dalle regioni limitrofe (da soli, in carovana o con i club) e pure da qualche città del nord, dove la voglia è sempre matta e sembra non conoscere distanze. Di certo, le misure anti-attrito saranno ben studiate e congegnate (con massiccia presenza di steward), di certo poco sarà lasciato all’improvvisazione, tenuto conto che se per Firenze e Parma le trasferte potevano presentare un rischio assai contenuto, fra le due tifoserie in questione non sono proprio tutte rose e fiori. Da quando, negli anni 80, esisteva un gemellaggio tra napoletani e romanisti. Ma il buonsenso è d’obbligo!
STIMOLI – Beh, non sarà certo lo stimolo sublime di nove mesi fa, quello cioè che fece da catapulta a 30mila tifosi per la finale di Coppa Italia in un Olimpico da “mille e una notte” , ma il colpo d’occhio delle sfide che contano è assicurato. Soprattutto in questo momento storico del Napoli: squadra in lotta per lo scudetto (anche se non apertamente), in salute e sempre più consapevole della propria forza. Squadra che per di più riesce a esprimersi fuori, a volte, come e meglio che in casa. Corroborata dal sostegno di un pubblico crescente, di un’onda divenuta ormai regolare.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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