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Allerta meteo su Genova ma il sindaco conferma: si gioca

Chiuso ieri per ore l’aeroporto Cristoforo Colombo, la squadra è riuscita regolarmente ad atterrare

La zona di Marassi, quella sulla sponda del torrente-fiume Bisagno, è stata la più colpita dalla terribile alluvione del novembre dello scorso anno. Marassi è il quartiere dove c’è lo stadio Luigi Ferraris. Ed è per questo che in queste ore a Genova, si guarda al cielo e si incrociano le dita. I nuvoloni grigi che incombono sulla domenica mettono a rischio anche l’incontro tra il Genoa e il Napoli. Un rischio timido e al momento, solo virtuale. La Prefettura di Genova è chiara: l’allerta meteo, proclamata ieri, finirà verso le 12. Il livello d’attenzione è 2 su una scala che arriva fino a 4. E le previsioni del tempo fino alla tarda serata di ieri non lasciano supporre un prolungamento dell’allerta. Il sindaco di Genova, Marco Doria, ieri ha rassicurato: «Si gioca regolarmente, se tutto resta così».
Quindi, la gara potrebbe slittare solo se il campo dovesse allagarsi e se l’arbitro Rizzoli rilevasse l’impraticabilità. Ovviamente, i timori sono tutti per la notte e per questa mattina. Le allarmanti previsioni meteo di ieri hanno spinto il sindaco di Genova e la Protezione civile a tenere chiuse tutte le scuole della città.
Problemi nel pomeriggio per l’aeroporto: la scarsa visibilità ha impedito le operazioni di atterraggio di diversi voli. Il Napoli, partito da Capodichino poco dopo le 17,30 è regolarmente atterrato all’aeroporto Cristoforo Colombo verso le 19, trovando freddo e pioggia ad attenderlo. La società aveva anche mandato un bus a Pisa in caso di atterraggio nell’aeroporto toscano. Non era andata così bene alla Sampdoria, infatti, che per raggiungere Palermo si è dovuta trasferire proprio da Pisa.
A causa dell’allerta meteo la città è blindata, con tutte le scuole chiuse così come gli esercizi commerciali in locali interrati o al piano stradale in via Fereggiano (dove un anno fa si verificò l’esondazione dell’omonimo rio, con la morte di sei persone). Chiusi anche i cimiteri, i parchi, i cantieri edili in zone esondabili, interdetti gli accessi al mare, sospesi i mercati rionali. Le situazioni più a rischio, costantemente monitorate, in val Bisagno, e a Sestri Ponente, dove un’altra alluvione, nel 2010, provocò una vittima e ingenti danni. Secondo quanto riferito dal Comune, i genovesi residenti in zone esondabili sono circa 109 mila.
Ieri il Comune ha sospeso anche i campionati di calcio, sia a livello dilettantistico che giovanile. Il comitato ligure della Figc ha deciso che le gare del pomeriggio, invece, si svolgeranno regolarmente in quanto è confermato che a mezzogiorno cesserà l’allerta.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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