Il presidente Piero Camilli, oggi alla Viterbese, tra 2000 e il 2015 a Grosseto ha esonerato 33 allenatori e tra questi sono passati anche i due che oggi si stanno giocando lo scudetto, Allegri e Sarri. Queste le sue parole a La Gazzetta dello Sport: “Cosa accadde con Allegri? Era ancora giovane, ma si vedeva che sarebbe diventato un grande tecnico, d’altronde lo era già quando giocava. Da noi era molto pacato, ora lo vedo bello carico, butta via la giacca quando si arrabbia, mi piace. Perché l’esonero? La prima volta (2005-06, ndr) perché era acerbo, ma alla fine di quel campionato lo richiamai per fare i playoff e con lui perdemmo la finale col Frosinone. Lo confermai l’anno dopo, però i risultati non venivano malgrado avesse una squadra fortissima, infatti con Cuccureddu salimmo in B. Ma quando esonerai Max piangemmo in due, mi è dispiaciuto. Sarri? Nel 2009/2010 era uguale a oggi, già allora diceva che “quando si sporca la partita, bisogna pulirla”. Era un tipo sanguigno, ossessivo, soprattutto negli schemi sulle palle inattive. Perché non lo confermai dopo quel bel campionato? Aveva altre prospettive. Peccato, perdemmo i playoff all’ultima giornata e poi capimmo il perché, con la storia del calcioscommesse e i nostri giocatori coinvolti. Lui aveva capito che qualcosa non andava e me lo disse”.
Fonte: Tuttomercatoweb
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro