Bernardeschi e Douglas Costa in dubbio, senza Dybala e Cuadrado, lungodegenti insieme a Howedes: scelte obbligate per Juventus contro il Sassuolo, sfida in scena domani all’Allianz Stadium. Dubbi di formazione – e condizione – che verranno sciolti da Massimiliano Allegri in conferenza stampa, prevista per le 12 dal Media Centre bianconero. Si comincia parlando della condizione fisica di Bernardeschi e Douglas Costa. E dell’eventualità del ritorno al 3-5-2: “Douglas Costa difficilmente sarà della partita. Bernardeschi? E’ un colpo, ha più probabilità. In undici andremo in campo. Al di là del modulo. Senza Dybala, Cuadrado e Douglas Costa, Bernardeschi dovrà stringere i denti e giocare”.
Sulle parole di De Laurentiis: “Non commento le parole di un gran presidente. Dal settore giovanile della Juventus sono usciti grandi giocatori. Molti dei quali possono stare in serie A: Cerri e Romagna sono gli ultimi”.
Higuain? “E’ sempre stato imprescindibile. Un po’ di panchine gli hanno fatto bene. Può fare ancora meglio”.
Marchisio? “In questo momento sta bene. E’ in una buona condizione. Avrebbe bisogno di giocare”.
Bernardeschi stringe i denti. “Quali soluzioni senza di lui? Un esterno destro con caratteristiche diverse. Lichtsteiner o Sturaro nei tre davanti. L’importante è prendere la partita nel verso giusto. Domani serviranno i tre punti. Non ci possiamo permettere un calo di attenzione. Il Napoli sta viaggiano a una media punti impressionante. Dobbiamo rimanere in scia. Quest’anno, visto il calendario, il campionato si deciderà nelle ultime tre giornate”.
Sul Sassuolo. “Hanno pareggiato contro la Rome e battuto l’Inter. Hanno preso Babacar. Non sono in una grande condizione, dovremo aggredire la partita”.
Lichtsteiner, sul rientro in lista Champions: “E’ un grande professionista ed è uno di quelli che hanno vinto sei scudetti di seguito. È affidabile e ha temperamento. Ora è rientrato nella lista di Champions League ed è importante per quanto sta ancora dando alla causa”.
Su Berardi. “E’ giovane, ha tempo per rifarsi. In questo momento è facile arrivare. Un tempo servivano 100 o 150 partite a grande livello. I giocatori che hanno dimostrato più di Berardi ci sono stati. Ma si sono anche persi. Per rimanere a grandi livelli. E’ una selezione naturale”.
Sul Napoli. Ha la sensazione che inizino a sentire la pressione della Juve? “Alla fine il campionato lo vince la squadra più forte. Ovviamente c’è anche la componente di fortuna. Non so se sentano la pressione o meno. Chi vincerà il campionato lo meriterò”.
Su Rugani: “Fa parte di un reparto dove ci sono giocatori forti. Ha fatto 14 partite quest’anno. Benatia ha dato molta continuità. Rugani e Romagnoli sono i due difensori più bravi, in prospettiva”.
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