Basta accanirsi contro gli arbitri! L’ha sottolineato chiaramente ieri Allegri presentando la super-sfida di Coppa Italia contro la Juventus che questa sera vedrà di fronte le due prime della classe. Divise in classifica da un solo punto con la Juve che deve recuperare la trasferta di Parma. Entrambe vogliono vincere anche la Coppa Italia insieme allo scudetto. Il tecnico milanista ieri ha stigmatizzato l’atteggiamento della Juventus nei confronti dopo il rigore negato domenica contro il Siena. Un concetto indirettamente esteso anche al collega Mazzarri e al Napoli dopo le polemiche che avevano fatto seguito al pareggio infrasettimanale contro il Cesena.
STILE – Allegri è stato molto chiaro, bisogna rispettare gli arbitri: «Non so cosa vogliono creare le dichiarazioni di Marotta, ma io e il Milan abbiamo una linea diversa. Quasi mai ci siamo soffermati su rigori dati o non dati. Anche perché poi, certe volte, ci si dimentica che ce ne sono anche per gli avversari… Si parla tanto di aiutare gli arbitri e invece alla prima decisione sfavorevole si solleva un polverone. In realtà alla fine dell’annata le decisioni a favore e contro si equivalgono. Ci può essere piccola differenza ma non è giusto andare a ridurre la partita su un singolo episodio, come quello del rigore. In Italia abbiamo arbitri giovani molto bravi che decidono per quello che hanno visto. Lasciamoli sereni».
IBRAHIMOVIC – A proposito di serenità, sembra che la maxi-squalifica di Ibra (3 giornate) sia già stata metabolizzata in casa rossonera. «Ibrahimovic ha pagato un po’ per tutti… – ha commentato Allegri – purtroppo ha commesso un gesto non bellissimo, è andato in difesa di Nocerino perché l’ha visto piccolino… In partita capitano episodi simili e non sempre sono puniti. Domenica Zlatan ha pagato per tutti, ora aspettiamo l’appello».
CRISI – La Coppa Italia è a un passo. E’ un trofeo vero, «pesante» per la bacheca made in Italy e, a maggior ragione, vale di più se conquistata eliminando una diretta concorrente del calibro della lanciatissima Juventus. «In questo momento dobbiamo stare calmi e concentrati su ciò che dobbiamo fare in campo – ha spiegato Allegri – senza farci distrarre da quanto si dice fuori da Milanello. Non stiamo attraversando un momento di crisi. Ci sono mancati alcuni risultati ma domenica anche la Juventus ha pareggiato in casa e quindi siamo in linea, in equilibrio su tutti i fronti. Siamo anche l’unica squadra italiana presente in 3 competizioni. Le nostre prospettive in campionato? In Italia è difficile fare dei grandi “filotti”. Ma alla fine i punti per vincere lo scudetto sono sempre quelli, attorno a quota 82-83 punti» .
CONTE OK – Polemiche a parte, Allegri ha reso merito alla Juventus di Conte: «Si tratta di una società e una squadra che non vincono da molto tempo. Quest’anno la prima caratteristica che balza all’occhio sono la voglia, il carattere e la disponibilità di tutti i giocatori. Inoltre la Juve non perde da 20 turni e non è una casualità. Queste sono la prerogative per vincere qualcosa di importante, significa che hai ottime qualità». Per oggi il Milan si è prefisso un solo obiettivo: «Sarà importante vincere o quanto meno fare bene per non compromettere il passaggio in finale. Psicologicamente può essere molto importante anche in chiave scudetto e vogliamo andare in fondo alla Coppa Italia. Contro la Juve, però, ci vorrà grande cattiveria agonistica e attenzione perché è una partita importante. E’ giusto ciò che dice Conte, ovvero che ci sono 50% di possibilità di passaggio del turno per entrambe».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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