Non alza la voce, non tradisce né insofferenza e neppure fastidio. Massimiliano Allegri sa che il suo Milan per sognare in grande in campionato deve dare subito una sterzata al suo cammino: «E perché mai? Non mi aspettavo un inizio migliore perchè finiamo le partite correndo e questo è un dato oggettivo. Al momento ci mancano i 3 punti di Verona che comunque i gialloblù hanno meritato, siamo un po’ indietro e dobbiamo rincorrere ma ci sono ancora tante partite. Riusciremo a recuperare questi punti persi».
Lui stesso sa che la gara di questa sera contro il Napoli di Benitez può considerarsi un altro spartiacque di questa stagione. Un po’ come lo è stata la sfida con il Psv. «Affrontiamo una delle formazioni più forti che ha la sua punta di diamante in Higuain: è diabolico, sembra si assenti dalla partita ma è sempre presente».
Già, ma il Napoli non è solo il Pipita. E Max lo sa bene. «Hamsik si sta dimostrando fra i migliori in Europa, Callejon è di livello internazionale, e Insigne cresce ogni giorno». Non crede in un Milan così indietro: «Sarà una bella partita, se il Napoli è favorito è solo per il fatto che dopo tre partite ha nove punti e noi quattro. Ma riusciremo a recuperare i punti persi».
Elogi a Rafa, il tecnico spagnolo che ha preso il posto di Mazzarri, il collega di San Vincenzo con cui il livornese Allegri non ha uno straordinario rapporto: «Ora il Napoli sta giocando un buon calcio. Benitez è stato molto bravo perché era difficile cambiare una squadra con tanti giocatori e passare dalla difesa a tre a quella a quattro».
Non teme le critiche di Silvio Berlusconi: in tre anni, nonostante uno scudetto e una Supercoppa, non è mai scattato il feeling con il proprietario del Milan, che lo ha confermato alla fine della scorsa stagione. «Sarà una partita molto equilibrata, loro regalano poco spazio e profondità, dovremo essere bravi a non concedere nulla noi e ad evitare le loro ripartenze nelle quali sanno far molto male. Spero e credo nella prova dei miei ragazzi». Poi aggiunge: «Ma anche per il Napoli sarà una partita difficile».
Il suo Milan ritrova Benitez dopo le due finali di Champions. E di Rafa dice: «Ha dimostrato di essere un buon allenatore e già l’aveva dimostrato con il Chelsea e quest’anno ha avuto il merito di stravolgere una squadra e inserire i suoi concetti in un club che veniva da quattro anni di Mazzarri e quindi da un calcio diverso».
Un solo dubbio di formazione per la sfida con il Napoli che arriva dopo una prova non particolarmente brillante in Champions: «Robinho o Birsa? Il brasiliano è più attaccante, l’altro più centrocampista. Deciderò all’ultimo momento». Di sicuro là davanti ci saranno Matri e Balotelli: «Balotelli deve ancora migliorare, deve crescere perchè comunque è al primo anno da titolare e protagonista in una squadra, sta comprendendo la differenza tra fare la comparsa e fare il protagonista in campo. Prima lo capisce e meglio sarà. Non è facile ogni partita dimostrare a tutti di essere il più bravo. Giocherà con Matri».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
L.C.
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