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Allarme stadio, il Comune: «Sarà pronto per il Dnipro»

L’allarme lanciato è stato prontamente recepito. È già in moto la macchina organizzativa per evitare di incorrere nel provvedimento dell’Uefa, che ha minacciato di non concedere l’autorizzazione al Napoli di giocare, allo stadio San Paolo, la gara di Europa League dell’8 novembre contro gli ucraini del Dnipro. È una vera corsa contro il tempo, ma il Comune di Napoli, al quale competono i lavori urgenti e di straordinaria manutenzione, richiesti dall’Uefa per eliminare ogni tipo di pericolo derivante dall’eventuale distacco degli intonaci degli anelli superiori e inferiori del San Paolo, si è già attivato per risolvere l’emergenza. Sicura sul positivo esito della vicenda è apparsa l’assessore allo Sport Pina Tommasielli: «Stiamo lavorando di comune accordo con il Napoli per risolvere la questione dell’agibilità del San Paolo per la gara di Europa League contro il Dnipro. Ci sono state delle prescrizioni da parte dell’Uefa alle quali stiamo cercando di ottemperare. Davanti a questo invito pressante e insistente, noi siamo certi di scongiurare il pericolo che non si giochi».   La Tommasielli ha fornito inoltre un’approfondita analisi tecnica sull’attuale condizione dello stadio: «I problemi più importanti sono inerenti gli intonaci e i bagni, ma mentre quello relativo ai bagni lo risolveremo in breve tempo, per gli intonaci stiamo lavorando ad un progetto. Non c’è pericolo di crollo dell’intonaco su tutto il perimetro dello stadio, ci sono delle zone particolarmente a rischio che però vengono monitorate costantemente, e la messa in sicurezza si realizza in tempi brevi». L’assessore sembra non avere dubbi: «Siamo allenati all’emergenza. Nel giro di qualche giorno la questione sarà risolta. L’amministrazione ci tiene ad impegnarsi per fare di tutto per consentire al Napoli di giocare regolarmente in Europa League». Il tempo stringe e per ottenere dall’Uefa l’agibilità dello stadio, il Napoli, attraverso l’avvocato Grassani, dovrà inviare, entro e non oltre il 22 ottobre, delle note di replica nelle quali risultino evidenti, tutte le modalità di intervento che la società azzurra, d‘intesa con il Comune, ha intrapreso per eliminare ogni tipo di pericolo. Non è escluso che oltre alle varie perizie tecniche giurate redatte per gli interventi già eseguiti, sia necessario fornire all’Uefa un’ulteriore documentazione fotografica per dimostrare lo stato di avanzamento dei lavori allo stadio. Se la difesa del Napoli non risulterà convincente, L’Uefa potrebbe costringere il Napoli a giocare contro il Dnipro in campo neutro, oppure a porte chiuse.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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