Un sogno che diventa realtà. Giovedì 1° marzo nella piscina dello stadio Albricci all’Arenaccia si terrà la conferenza stampa e la relativa firma della convenzione Esercito-Coni per la concessione della intera struttura alla associazione no profit «lo sport e l’esercito per il futuro di Napoli». Si completa l’iter del progetto nato nel 2008 da una idea di Paolo Trapanese che ha poi trovato grandi sostenitori i militari, dal generale Guido Landriani comandante Esercito Campania, i colonnelli Costantino Iacono e Lucio Eugenio Cannarile, rispettivamente comandante infrastrutture Sud e del X infrastrutture Napoli, il generale Rinaldo Sestili ufficiale di collegamento Esercito-Coni, e il colonnello Raffaele Margotti. Stesso entusiasmo al progetto da parte del Coni nazionale con il suo presidente Giovanni Petrucci, il segretario generale nonché amministratore delegato della Coni Servizi Raffaele Pagnozzi e Cosimo Sibilia presidente Coni Campania. Tutte persone che in quattro anni hanno superato ogni ostacolo giungendo anche ad un primo finanziamento Esercito-Coni di oltre un milione di euro per i primi lavori di ristrutturazione dell’impianto, lavori che hanno preso il via già da alcuni mesi e si avviano alla conclusione per poi passare al secondo step che prevede la sistemazione della copertura della piscina e dei campi di tennis .L’intero progetto sarà ultimato nel giro di quattro anni ed è prevista la costruzione di una tendostruttura, in pratica un piccolo palasport, destinato al pugilato, alla pallavolo e alla pallacanestro.
L’associazione «lo sport con l’Esercito per il futuro di Napoli» che ha tra i soci fondatori le federazioni di tennis, pugilato, tennis-tavolo, nuoto, rugby e atletica leggera, gestirà la struttura con la singola responsabilità della zona dell’impianto affidata a loro. In pratica quella del rugby sarà responsabile del campo e dei relativi spogliatoi e si sobbarcherà i relativi costi di manutenzione; così il nuoto per la piscina, l’atletica leggera per la pista e relativi spogliatoi. L’impianto sarà utilizzato, come accade da sempre, dalla Nunziatella, dai vigili del fuoco, dalla capitaneria di porto ed ovviamente dall’Esercito. All’Albricci accederanno, come già accade, a tutte le scuole della zona prive di una palestra ed anche al Parroco della chiesa di Sant’Alfonso. Una cittadella dello sport, in grado di ospitare contemporaneamente 500 atleti, aperta alla Città sfruttando un impianto militare da tempo in disuso che rischiava di divenire una delle tante cattedrali nel deserto di cui l’Italia ne è piena. Questo progetto, che coniuga società-sport-economia, sarà di esempio in altre regioni dove esistono strutture sportive militari in disuso.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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