Alla scoperta del Galatasaray: che attacco stellare e quante vecchie conoscenze del calcio italiano

Un focus approfondito sulla rosa del Galatasaray, avversario del Napoli nell'amichevole di lunedì sera

Il nuovo Napoli di Benitez, già da molti ribattezzato Real Napoli, si presenta davanti al pubblico del San Paolo, per una serata-show, in cui ci sarà la presentazione delle nuove maglie, del nuovo inno e dell’ultimo acquisto in casa azzurra: Gonzalo Higuain. Naturale quindi che l’avversario che dovranno affrontare gli azzurri debba essere di assoluto livello. In un primo momento doveva essere il Psg, ma dopo le fughe (solitarie) di Lavezzi Cavani si è preferito cambiare avversario e optare per il club più prestigioso della Turchia: il Galatasaray. Con la bellezza di 19 campionati turchi, 14 coppe nazionali e una Coppa Uefa nella propria bacheca, il Galatasaray rappresenta lo sparring partner ideale per la presentazione del nuovo Napoli. Un Napoli stellare, pieno zeppo di campioni, che affronterà dunque una squadra che sulla carta non è da meno. Basti pensare alle vecchie conoscenze come Sneijder o Drogba, ma anche alle nuove leve di un calcio turno in ascesa come Kaya o Emre Kolak, passando per i pilastri della nazionale turca come Bourak Yilmaz e Selçuk Inan

GALATASARAY, LA STORIA – Quello che forse è il club turco più conosciuto al mondo nasce nel lontano 1905 grazie ad un gruppo di studenti turchi. La prima sede del club fu la bottega di un lattaio bulgaro nel quartiere borghese di Galata Sarayi (in turco significa Palazzo Imperiale di Galata)Inizialmente i colori sociali erano quelli della bandiera turca (rosso e bianco). Un modo per contrapporsi alle molte società inglesi e greche che in quegli anni venivano fondate ad Istanbul. Proprio con le squadre greche nasce una forte rivalità in quegli anni, tanto che durante una partita, vinta dai turchi 2-0, gli abitanti di Galata, intonarono a gran voce il coro “Galata Sarayı efendileri“, cioè i “maestri di Galata Sarayı”. Fu così che la squadre prese definitivamente il nome di Galatasaray. Negli anni successivi verranno anche cambiati lo stemma e i colori sociali.

Sarà però solo negli anni ’60, in corrispondenza con il primo campionato nazionale turco che il Galatasay salirà alla ribalta prima nazionale e poi internazionale. Con in rosa giocatori del calibro di Turgay Seren e Metin Otkay arrivano i primi successi in campo nazionale, mentre per brillare anche in Europa bisognerà aspettare gli anni ’80. La semifinale di Coppa Campioni nel 88/89 apre la strada ad un decennio di successi, nazionali ed europei, che culminerà con la Coppa Uefa nel 99/00. Un annata straordinaria per i turchi che, guidati da Hakan Sukur, prima centrano il terzo posto nel girone di Champions (così da garantirsi la “retrocessione” in Uefa) e poi cominciano un cammino strabiliante nella seconda competizione continentale, cosa che li porterà a battere l’Arsenal e ad essere la prima squadra turca a vincere una competizione europea. Nell’ultimo decennio non arriverà nessun altro successo europeo, ma in compenso l’avventura in patria sarà ricca di soddisfazioni. Negli ultimi anni l’arrivo di Terim in panchina e l’ingaggio di giocatori di livello come Drogba Sneijder ha fatto si che dalle parti del Bosforo si cominci a pensare seriamente di poter dar fastidio anche alle big europee e magari bissare quell’unico successo europeo di inizio millennio.

GALATASARAY, LA ROSA – Partiamo dal portiere, una vecchia conoscenza della Serie A. Stiamo parlando dell’ex Lazio Fernando Muslera che, alla soglia dei 28 anni, ha trovato in Turchia l’ambiente ideale per la sua definitiva maturazione. La linea difensiva solitamente è composta dall’ex giocatore di Benitez ai tempi del Liverpool Albert Reira sulla sinistra e dall’ex Arsenal Ebouè sulla destra. Coppia centrale formata dal giovane Kaya (clicca qui per leggere il Talent Scout su di lui) e Nounkeu, anche se l’arrivo di Chejdiou potrebbe rimescolare le carte nel reparto arretrato. A centrocampo incontriamo un’altra vecchia conoscenza della Serie A, l’ex centrocampista della Juve Felipe Melo che, dopo aver deluso a Torino, si è rilanciato al meglio nel campionato turco. Solitamente fa coppia col capitano Selkuk Inan e con l’ex Bayern Amit Altintop. Infine attacco a dir poco stellare, che non ha assolutamente nulla da invidiare ai maggiori club del continente. Partiamo dal trequartista Wesley Sneijder, uno che di certo non ha bisogno di presentazioni dopo aver vinto tutto con la maglia dell’Inter. La coppia d’attacco è invece formata dall’ex stella del Chelsea, trascinatore dei blues nella loro vittoria in Champions, Didier Drogba e dalla stella del calcio turco, sogno proibito di molti club europei, Burak Yilmaz. Una menzione meritano anche l’attaccante esterno Umut Bulut, la punta svedese Johan Elmander e il tecnico Fatih Therim, apprezzato molto per il carattere e la grinta che trasmette ai suoi giocatori. Anche lui è una vecchia conoscenza del calcio nostrano, avendo allenato (con alterne fortune) Fiorentina e Milan.

Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio

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