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Alla scoperta dei Giovanissimi Nazionali, la base del vivaio!

La rincorsa verso Chianciano è iniziata ed i Giovanissimi Nazionali non hanno voglia fermarsi, senza mai perdere di vista il prioritario obiettivo: crescere umanamente e calcisticamente.

I risultati della Primavera, l’esplosione di Lorenzo Insigne e le convocazioni nelle nazionali giovanili stanno dando grande risalto al settore giovanile azzurro. Le basi del vivaio sono rappresentate dalla formazione che disputa il campionato Giovanissimi Nazionali, ragazzini di quattordici anni da formare, così come è stato fatto in passato per la leva ’94 che tanto dà lustro alle giovanili del Napoli. La finale raggiunta, prima con i ’96 e poi con i ’97, è un dato da non sottovalutare. Giusto quindi anche soffermarsi su questa compagine che, oltre ai ragazzi classe ’98, comprende anche alcuni ’99 (Giuseppe Esposito, Mattera e Riccio), proseguendo nella logica del progetto giovane e dell’inserimento di ragazzi sotto età nelle varie categorie. Un’idea che ha preso piede dall’insediamento di Francesco Barresi alla guida del settore giovanile azzurro e dall’ex allenatore della Primavera Dodo Sormani.

Alla nascita di questo gruppo sotto la gestione di Liguori, ormai un’istituzione dalle parti del “Kennedy”, maestro nella formazione dei giovani, ha contribuito molto il lavoro di Cimmaruta che ha allenato gran parte di questa squadra l’anno scorso nella categoria Giovanissimi Regionali. Sono soltanto due, però, i giocatori che vantano una militanza superiore ai 4 anni nelle giovanili napoletane, Francesco Rizzo ed Umberto Otranto (clicca qui per leggere la scheda sul giocatore realizzata il 20 Giugno); gli altri sono arrivati due anni fa o addirittura da poche settimane, nell’ambito di un lavoro di scouting compiuto sul territorio.

Il modulo dei Giovanissimi di Liguori è in linea con il marchio di fabbrica del vivaio napoletano: il 4-3-3 plasmato dando grande attenzione al possesso palla, agli inserimenti dei centrocampisti ed ai tagli degli esterni d’attacco per dare imprevedibilità alla manovra.

Facendo un’analisi dei giocatori in rosa, sono molti i giovani giocatori che mostrano qualità: il portiere Antonio Ferrara, bravo nelle uscite basse e tra i pali, una sicurezza già l’anno scorso nelle uscite basse e tra i pali. Da seguire con attenzione tutta la difesa con alcune individualità da segnalare, come il jolly difensivo Francesco Rizzo, duttile al punto da poter essere schierato in tutti i ruoli della difesa ed in alcuni casi anche a centrocampo o come esterno. Un difensore tecnico che si esprime probabilmente al meglio nella posizione di centrale, dove ha giocato lo scorso anno nel girone di ritorno ma che sa essere anche molto capace a spingere come esterno difensivo destro dove viene schierato ultimamente per esigenze tattiche. I suoi ottimi risultati nei test di resistenza lo rendono particolarmente adatto anche a questo ruolo di corsa mentre il buon piede gli permette di fornire ottimi cross, qualità che unite ad una buona visione di gioco,  lo rendono un prospetto molto interessante.

L’altro terzino destro fluidificante è Mario Cappelluccio che proviene dalla scuola calcio “Maurizio Lanzaro” che sta faticando un po’ ad inserirsi ma che ha dalla sua doti di velocità e cross che ne fanno un elemento interessante (ha realizzato anche tre gol lo scorso anno). A sinistra l’altro fluidificante è Luigi D’Ignazio, anche lui dotato di buone capacità di spinta.

Al centro della difesa c’è forse la sorpresa di quest’inizio di stagione, il classe ’99 Giuseppe Esposito, messosi in luce anche con i Giovanissimi Fascia B di Sorano. Parliamo chiaramente di un ragazzo molto giovane ma la completezza delle sue qualità e la sua personalità fanno ben sperare avendo le caratteristiche di un difensore completo. Veloce, tecnico e bravo anche di testa, sta subito dimostrando che non è un caso che si punti molto su di lui. Pur essendo destro di piede, se la cava bene anche con il sinistro; è da due anni al Napoli e proviene dalla scuola calcio Sporting Club Recca di Marano. La coppia centrale di difesa è formata da Esposito e Lattuga, difensore dimostratosi molto affidabile nelle fila dei Giovanissimi Regionali. Il reparto difensivo è completato dall’altro ragazzo classe ’99 Riccio che non ha avuto ancora molto spazio per mettersi in mostra.

La vera stellina dei Giovanissimi è Umberto Otranto, talento completo e con una personalità già marcata che gli ha permesso di ben figurare lo scorso anno sotto età nelle finali scudetto di Chianciano. Umberto, oltre ad essere un tifoso napoletano “doc” ha comiciato a militare nel Napoli già a 9 anni, quando pur considerato troppo giovane per giocare, si allenava con costanza nelle giovanili. Tra le doti tecniche che l’hanno messo subito in evidenza, c’è la naturale capacità di condurre la palla con entrambi i piedi, capacità comune di solito ai veri talenti. L’anno scorso Otranto ha giocato da trequartista facendo assist e gol esaltando le sue qualità tecniche ma, nello scorso anno proprio a Chianciano, l’attuale allenatore degli Allievi Nazionali Ciro Muro ha deciso di trasformarlo in un regista alla Pirlo, un ruolo in cui Otranto sta ben figurando. Il ragazzo non ha perso il vizio del gol, come dimostra il gol contro la Paganese, ma sta anche affinando le doti di impostazione, lancio e d’interdizione sotto le attente cure di Liguori.

A centrocampo l’altro talento proveniente dai Giovanissimi Regionali è la mezzala destra Ciro Nocerino, da due anni al Napoli formatosi nella FC Oliviero. Nocerino è un centrocampista moderno che si ispira ad Hamsik e Marchisio: dotato di grande corsa, dinamismo, buona tecnica e discreta fantasia. Con spiccate qualità negli assist e negli inserimenti senza palla, Nocerino è un giocatore che prova anche la via del gol e che non fa mancare mai il contributo alla squadra.

Il reparto centrale titolare è completato da Antonio Tartaglione, il centrocampista concittadino di Mazzarri proveniente dalla squadra toscana del San Vincenzo. Tartaglione ha ben impressionato lo staff tecnico azzurro durante il periodo di prova e si attende che vengano ultimate le pratiche relative al tesseramento per vederlo in campo. A centrocampo saranno impegnati anche il giovane ’99 Giovanni Mattera e l’altro nuovo acquisto classe ’98 proveniente dalla scuola calcio “Maurizio Lanzaro”, il solido mediano Angelo Moretta.

Il tridente offensivo presenta varie soluzioni, toccherà all’allenatore Liguori troverà le strategie più adatte per dare consistenza all’attacco. A destra per i buoni risultati della scorsa stagione è in pole position Raffaele Federico, un esterno di corsa perpetua, dotato di vivacità e di un buon tiro da fuori, che gli ha permesso di realizzare vari gol lo scorso anno. Domenica è stato sostituito da Fabio Laringe (17 gol realizzati lo scorso anno con i Giovanissimi Regionali della Puteolana 1907), una seconda punta veloce brava a saltare l’uomo con una spiccata predisposizione per gli assist. Il suo ingresso ha rappresentato un grande contributo domenica scorsa; ha colpito i presenti al “Kennedy” un palo colpito con una conclusione dalla distanza. Preferisce partire da sinistra come il suo idolo Lorenzo Insigne, ma si adatta anche a destra. Per il ruolo di centravanti si alterneranno Francesco Borrelli e Antonio Negro. Borrelli era il centravanti titolare dei Giovanissimi Regionali dello scorso anno, con cui ha affinato le qualità nel ruolo di boa per gli inserimenti dei compagni mentre Antonio Negro, anche lui proveniente dalla scuola calcio “Maurizio Lanzaro”, è un vero e proprio finalizzatore che l’anno scorso ha realizzato 22 gol nel campionato Giovanissimi Regionali.

A sinistra nel tridente il posto sembra essere stato assegnato a Luca Natale, proveniente dalla Boys Caserta. Un attaccante esterno bravo nell’assist ma che non disdegna il gol (ben 20 realizzati lo scorso anno). Le sue caratteristiche principali sono il dribbling e l’abilità negli inserimenti in velocita. La rincorsa verso Chianciano è iniziata ed i Giovanissimi Nazionali non hanno voglia fermarsi, senza mai perdere di vista il prioritario obiettivo: crescere umanamente e calcisticamente.

Gianluca Dova

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