Lunedì scorso, appena lunedì scorso, con qualche antefatto il giorno prima, i salotti televisivi diNapoli avevano già bocciato Sarri. In larga maggioranza, tranne qualche eccezione. Già la domenica precedente c’era stato il recital di qualche artista che aveva detto a Sarri “ti consiglio di fare così e così, altrimenti rischi il posto”. Il lunedì successivo, appena 24 ore dopo, era stato un processo al tecnico toscano in piena regola. Compresi gli orfanelli di Benitez che, più o meno, sono gli stessi di Bigon. Con la non trascurabile differenza che lo spagnolo era stato esaltato anche il giorno della fuga verso Madrid, dove lo aspettava il Real per firmare, poche ore dopo l’ennesima disfatta che al Napoli (guarda caso contro la Lazio) era costata il playoff di Champions e un bel pacco di potenziali milioni. Lunedì 14 settembre Sarri era stato bocciato dalla grande maggioranza dei salotti televisivi di Napoli. “E’ scarso, non ha personalità, non ha palle, è troppo morbido, si schianterà contro un muro“. Nel giro di una settimana Sarriha rimodellato gli azzurri: due 5-0, uno sulle pelle del Brugge e l’altro troppo doloroso per Pioli e la Lazio. Ancora: sarà stato un caso, ma la difesa non ha incassato, l’attacco ha incantato, il centrocampo costruito e difeso, il vituperato Hysaj convinto. Noi pensiamo che un allenatore debba avere almeno quattro-cinque mesi di tempo, soprattutto se è fresco di nomina. Oggi, 21 settembre, saranno tutti sul carro di Sarri. Anche gli orfanelli di Rafa, naturalmente. Posti in piedi.
Fonte: alfredopedulla.com
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