Dicono di Edu: « E’ un grande giocatore. Un vero talento, il migliore del calcio cileno e tra i migliori del Sudamerica. E’ l’erede di Sanchez».
E il Nino Maravilla cosa dice? «Sono fiero, orgoglioso di Vargas».
PRINCIPE EREDITARIO- Lo ha già incoronato, l’Alexis del Barcellona. Lo ha fatto senza remore, lo ha lanciato in orbita. Dalla capitale del calcio al mondo intero: «Vargas è fortissimo» . Mica una cosetta da niente: una vera e propria successione al trono del calcio cileno di cui Sanchez, al momento, è l’indiscusso re. Principe ereditario, allora, Eduardo detto Edu, il cui idolo resta Ivan Zamorano, ex attaccante del Real e dell’Inter. «Non l’ho ancora sentito, ma sono felice per lui. Sono sicuro che farà benissimo anche a Napoli, è un ottimo acquisto per il club azzurro. Ha grande talento e ottimi numeri, deve stare tranquillo e continuare così. Sono fiero di lui: porterà in alto il nome del Cile anche in Europa». Parole del Nino appena atterrato a Santiago direttamente da Barcellona per le vacanze di Natale.
NIENTE PARAGONI- Anche il manager di Sanchez e Vidal, Fernando Felicevich, avvistato proprio in estate a Barcellona a colloquio con il d.s. azzurro Bigon nel corso delle trattative poi fallite per acquistare il centrocampista poi finito alla Juventus, ha parlato di Vargas. E del parallelismo con Alexis che ormai impazza un po’ ovunque: « Sono due giocatori diversi, il paragone non regge. E’ un giocatore fortissimo che sarà di certo molto utile al Napoli, ma deve confermare anche in Europa le cose ottime che ha fatto in Cile e in Sudamerica».
IL MATADOR- Ha fatto grandi cose anche in Italia, invece, Marcelo Salas. Che (soprattutto) nella Lazio segnava a grappoli e che per festeggiare faceva l’inchino da matador. Un soprannome che gli è rimasto appiccicato addosso (come a Cavani). «Vargas? E’ uno dei giovani più promettenti del nostro calcio, ma di certo non siamo paragonabili. Abbiamo caratteristiche differenti. In Nazionale, comunque, è ormai un titolare fisso: credo che se continuerà così diventerà fortissimo. Ha enormi potenzialità, ma essendo ancora molto giovane deve maturare». Poi, il consiglio: « Bisogna dargli tempo e non pressarlo: se potrà lavorare tranquillo, farà grandi cose anche a Napoli».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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