Sotto gli occhi di un’intera nazione che da una settimana attendeva quella stretta di mano. Che all’Old Trafford però non c’è stata. Plateale non meno che offensiva, oltraggiosa ai limiti della provocazione. Incurante delle polemiche e degli appelli lanciati da ogni parte prima dell’incontro, Luis Suarez ha infine deciso di non stringere la mano di Patrice Evra. Ritenendolo responsabile delle otto giornate di squalifica subite in seguito agli insulti razzisti indirizzati proprio al difensore francese.
Sta di fatto che l’incontro-clou della 25/a giornata, terminato con la vittoria del Manchester United nuova capolista della Premier League, si è incendiato prima ancora del fischio d’inizio. Quando le due squadre, scivolando l’una di fronte all’altra prima del fischo d’inizio, hanno registrato un brusco intoppo. Con Suarez che ha deliberatamente evitato la stretta di mano di Evra, e il francese che gli ha arpionato l’avambraccio. Brevi attimi di tensione, poi tutto è trascorso. Come il conseguente rifiuto di Rio Ferdinand di stringere la mano all’attaccante uruguaiano dopo aver assistito a quanto appena accaduto. Un siparietto penoso che inevitabilmente ha fatto passare in secondo piano il successo sul Liverpool, con i red devils nuovi padroni della Premier League in attesa dell’impegno di oggi pomeriggio del Manchester City in casa dell’Aston Villa.
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