Hanno condiviso la stessa maglia, la stessa quotidianità di allenamenti e partite solo in due città, la nativa Livorno e Parma. In quasi vent’anni di carriera da professionisti, Alessandro e Cristiano Lucarelli sono cresciuti come calciatori a chilometri di distanza, ritrovandosi solo per occasioni private e familiari. Questa sera al San Paolo, per l’anticipo tra Napoli e Parma, una sfida importante, con motivazioni diverse, per entrambe le squadre. La prima convocazione stagionale di Cristiano permette ad Alessandro Lucarelli, una volta tanto, di salutare il fratello dal vivo.
«Emozione a giocarci contro? Direi di no… – ammette il difensore crociato –Onestamente dopo aver compiuto 34 anni io e 36 lui l’emozione è bella che passata. Ci siamo abituati a giocare contro,la prima volta è ormai distante(1999)». Sicuramente Cristiano non giocherà dall’inizio, forse non andrà neppure in panchina. Però almeno è stato convocato. E loro si vedono di persona.«Ci sentiamo tutti i giorni e ci vediamo appena possibile, anche perché facciamo le vacanze insieme. Insomma, si può dire che siamo due fratelli molto uniti. Cosa gli dico prima di questa gara? A lui nulla, vorrei dire qualcosa a Mazzarri e cioè di non schierarlo perché quando giochiamo contro lui fa sempregol».
IL LITIGIO CON VIERCHOWOD-Calcisticamente parlando, i due fratelli non si incrociano da questa estate. Ed è un paradosso, perché erano tesserati dalla stessa società, il Parma: era l’11 luglio, i crociati partivano per il ritiro di Levico e Cristiano Lucarelli era rientrato in Emilia dopo il prestito al Napoli. Lo stesso giorno, l’ad Leonardi incontra l’attaccante e i due spiegano che Cristiano non sarebbe figurato tra i convocati e avrebbe cercato una sistemazione per provare a dire ancora qualcosa con la palla tra i piedi. Più tardi arriveràla chiamata, la seconda, del Napoli. Con la stessa maglia, i Lucarelli hanno vissuto due stagioni intere: la prima, a Livorno, tra 2004 e 2005 (e in quel caso era Cristiano il capitano e trascinatore degli amaranto); la seconda, a Parma, tra 2008 e 2009, con la squadra emiliana promossa in serie A.«Di episodi ne sono accaduti tanti. Uno in particolare è legato proprio alla prima volta in cui ci siamo affrontati da rivali: Cristiano litigò con Vierchowod, mio compagno al Piacenza, perché mi stava rimproverando..».Con maglie differenti non si incontrano da un bel po’. Lo scorso campionato nelle due sfide tra partenopei e parmigiani, Alessandro giocò sempre mentre Cristiano non entrò mai (all’andata era in tribuna).
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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