A todo Pocho. A tutto Lavezzi. Anzi, in nome e per conto di Ezequiel, l’interessato di turno. L’uomo mercato, uomo ovunque. Scatti e poi ancora. Situazioni da chiarire e da definire, presente e futuro che si incontrano e si abbracciano. S’intersecano. Funziona così. E’ così che vanno le cose. L’importante è poi tuffarsi anima e corpo nella ricerca di un sorriso un po’ offuscato negli ultimi giorni: dolorino muscolare, grande lavoro aerobico (ieri), qualche tormento e la lunga maratona verso il sabato del San Paolo: «Mi ha detto che ce la farà. Recupererà in tempo per la partita con il Novara» . Alejandro Mazzoni detto Junior si fa portavoce del suo pupillo. E poi si lascia andare a una serie di considerazioni legate alla vita che sarà: «Non è questo il momento di parlare di mercato».
LE OPINIONI – E allora, microfoni accesi. On air. Mazzoni è pronto, carico, idee chiare e parole precise raccontate in diretta a Radio Crc: «Non è il momento di parlare di mercato» . Ma è Lavezzi. E parafrasando uno slogan di anni fa, al sapore di caffè, ogni momento è quello giusto. Si parte dalla considerazione di De Laurentiis che, qualche giorno fa, in merito alla situazione del Pocho disse: «Ha una clausola rescissoria e può restare qua, andare altrove o anche nella steppa. Bisogna vedere se uno lavora soprattutto per soldi» . Il manager argentino replica: «Ognuno ha il diritto di pensare ciò che vuole. Le opinioni e i fatti, però, sono due cose distinte: tanti giocatori sono andati in paesi diversi, ma in questo momento il Napoli sta puntando a un terzo posto che, sebbene sia un traguardo difficile, non è impossibile. Il calendario è favorevole, ma serve subito una vittoria».
LE VALUTAZIONI – Difesa e pressing. Cambierà squadra Lavezzi? «Nella vita, chiunque lavora per sentirsi bene e guadagnare. Il Pocho è venuto a Napoli per realizzarsi, non certo per soldi, e se avesse dovuto scegliere per amore starebbe giocando in Argentina. La sua terra. Lui ha sempre dimostrato di stare bene a Napoli, ma quando si gioca in una squadra bisogna valutare tante cose» . Conclusione: «Ora basta, perché sia la squadra sia Lavezzi devono pensare a fare le cose per bene: è un momento difficile, la situazione è un po’ complessa, e sia il Pocho sia i compagni hanno voglia di tornare a stupire tutti. Ecco perché non escludo un piazzamento in Champions. Ecco perché continuo a dire che non è il momento giusto per parlare di mercato: Ezequiel vuole il terzo posto. Lui non molla mai».
I TRAGUARDI – Non solo il campionato, però. «No, certo, perché c’è anche la finale di Coppa Italia: il Napoli non conquista un trofeo da tanti anni, ecco perché sarà una partita importantissima per la storia del club» . Mazzoni semina ottimismo: «Credo che ci sia stato un calo fisico e psicologico, normale nel calcio, e tra l’altro ci sono quattro o cinque giocatori importanti che non stanno giocando ai massimi livelli: il ciclo, però, non è mica finito. Anzi, è necessario rispettare la squadra e i traguardi importanti raggiunti in questi anni: bisogna superare il momento buio con l’aiuto di tutti» .
CON LEO – Qualche parole anche per Campagnaro, altro assistito della scuderia: «Quando le cose non vanno per il verso giusto si dà sempre la colpa alla difesa. Un reparto considerato straordinario fino a poco tempo fa e oggi da buttare?» . E poi per Vargas: «Credo che stia accusando un po’ di pressione, anche perché entra sempre quando il Napoli è in svantaggio: l’ho visto giocare tante volte e ha caratteristiche tecniche in
Finale dedicato a Lavezzi: il 21 giugno, il Pocho giocherà a Bogotà una partita organizzata da Messi per raccogliere fondi destinati ai bimbi colombiani.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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