In ritiro, a Toyota, con il Giappone. Alberto Zaccheroni, ct della nazionale nipponica, affronta l’Uzbekistan, ultima partita del terzo turno per la qualificazione ai mondiali 2014. «Sono bravi i miei giapponesi, pur se non si parla molto di loro».
Voleva il Pocho?
«Sì, quando allenavo il Torino, lo avevo visto in alcuni dvd e lo segnalai alla società ma non se ne fece nulla. Non avevo dubbi sulle sue qualità, lo confermai anche quando arrivò a Napoli e soffrì nelle prime amichevoli»
Lavezzi è il vero fuoriclasse?
«Calma, per me il fuoriclasse è Messi, era Maradona. Lavezzi è una seconda punta velocissima, forte nel dribbling, capace di far breccia nelle difese. Ora sta anche facendo più gol, in carriera non ha mai segnato tanto perchè ama partire da molto lontano».
Due «napoletani» anche nella nazionale di Prandelli.
«Maggio è un punto fermo della Nazionale, andrà agli Europei. Spero che possa restare nel gruppo azzurro anche De Sanctis. Lo merita, non finisce in copertina come Cavani, Lavezzi e Hamsik, le stelle di prima qualità, ma è uno dei campioni».
Guidolin ha vinto la panchina d’oro, terzo Mazzarri?
«Guidolin meritava il premio per tutto quello che ha fatto in carriera, non sbaglia mai uno stagione. Questa è anche la grande qualità di Mazzarri, i due si somigliano molto. L’allenatore del Napoli è bravissimo, il valore aggiunto, basta vedere i risultati in Champions».
Già la Champions, se l’aspettava un Napoli così?
«È andato al di là delle mie aspettative. Non mi riferisco al potenziale tecnico ma alla mancanza di esperienza. Invece è arrivato con pieno merito agli ottavi e potrà ancora fare strada considerando anche l’effetto San Paolo. Il 3-1 sul Chelsea è un ottimo vantaggio e poi la squadra inglese non vive un bel momento a livello mentale, bisogna approfittarne anche allo Stamford Bridge. E poi se il Napoli dovesse passare non porrei limiti».
Il Napoli può pensare di andare fino in fondo?
«Sì, dico proprio questo. La Champions è una competizione di durata breve, sono poche partite, va avanti chi sta meglio fisicamente e mentalmente tra andata e ritorno. L’hanno vinta il Porto, il Marsiglia, che erano sorprese, può vincerla anche il Napoli».
E Barcellona e Real Madrid?
«Rispetto a tutte le altre sono un gradino più su ma nel calcio non ci sono formazioni imbattibili».
Come spiega il ritardo del Napoli in campionato?
«L’equilibrio si è spostato verso la Champions, la difficoltà è stata quella di proporsi al massimo ogni tre giorni, un peccato perchè in campionato poteva fare qualcosa in più».
La distanza dal terzo posto è diminuita: Udinese e Lazio, su chi fare la corsa?
«L’Udinese è attrezzata meglio, composta da diversi elementi che potrebbero giocare già in grandi club, non credo mollerà. La Lazio come organico è meno competitiva, non capisco come si fa criticare Reja. Ma la rimonta in campionato resta difficile».
E la Coppa Italia?
«Ovviamente è l’obiettivo più alla portata, il Napoli può vincerla».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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