Alberto Brandi è intervenuto ai microfoni di Radio Gol su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “La decisione dello 0-3 a tavolino era attesa che comporta veramente poco. Questo è uno dei vizi di un campionato senza retrocessioni e questo comporta che queste decisioni non creano nessuna penalizzazione forte. Qualcuno aveva chiesto che le due squadre fossero posizionate in due gironi diversi e questo non è stato accolto perciò è un altro problema che questo campionato non ha risolto alla radice. Una squadra ostaggio di una tifoseria, costretta a comportarsi in maniera paradossale, ti fa capire che qualcosa non funziona. Dispiace che a parte il caso Sanremese per questi casi si parli quasi esclusivamente di calcio meridionale. Tutti conosciamo la passione che c’è al Sud, tutti sappiamo quanto sia più seguito in queste realtà rispetto al Nord. Il fatto che ci siano questi pesanti condizionamenti è motivo di grande amarezza. Io mi indigno quando leggo critiche nei confronti dei giocatori. Mettetevi nei loro panni, vanno tutelati e non sono stati tutelati. Cominciamo a tutelarli, sono stati abbandonati. Prima di parlare di mancanza di coraggio bisogna vedere le minacce. E’ un problema culturale del nostro calcio dove c’è eccessivo peso in gruppi che non meriterebbero di sedersi nello stadio. Per questo si sentono autorizzati ad andare anche oltre le società. Non so se in Italia ci riusciremo a debellare questa cosa. In Inghilterra ci sono riusciti imponendo misure durissime. Bisogna cambiare le regole.”
La Redazione
CDM
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro