Alberto Bigon, ex allenatore con un passato nel Napoli, con quale vinse uno scudetto nel 1989-1990, ha parlato dell’attuale stagione degli azzurri: “Questa può essere la stagione buona, anche se io quella parola non la voglio pronunciare – spiega alla ‘Gazzetta dello Sport’ – Cosa ha più degli altri? L’allenatore migliore. Sarri ha capito che Hamsik è il giocatore più importante, quindi fa bene a toglierlo per risparmiarlo. Il Napoli gioca meglio di tutti, merita di interrompere la serie della Juve e sarei doppiamente felice se Mertens vincesse la classifica dei cannonieri. Sarri come Sacchi? Sarri si sta dimostrando molto più bravo, perché Sacchi aveva tanti fuoriclasse, come i tre olandesi, Baresi, Maldini e Donadoni, mentre lui ha ottimi giocatori, non campionissimi”.
MARADONA – “Ricordi bellissimi, tanto è vero che a Napoli mi sento a casa. Partimmo subito forte vincendo le prime due partite senza Maradona. Avevo una grande squadra perché oltre a Maradona c’erano Ferrara, Francini, Alemao, De Napoli, Crippa, Carnevale, Careca, Mauro e il giovane Zola. Rapporto con Maradona? Buono. Quando c’è stata la festa di Ferrara mi ha abbracciato. Mi dispiace essere famoso solo perché ho vinto con Maradona. Prima avevo fatto due campionati strepitosi a Cesena, lanciando Rizzitelli, Bianchi e Seba Rossi: fu un’impresa”.
L’AMBIENTE – “Sono stato a Napoli e mi pare che in città ci sia una nuova maturità. Mi preoccupa più l’infortunio di Milik. De Laurentiis merita un monumento per quanto fatto, correrà ai ripari”.
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