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Albertino Bigon: “Azzurri, anno della conferma”

Albertino Bigon, papà del ds azzurro Riccardo, ha vinto il secondo scudetto del 1990.
Due vittorie consecutive: il Napoli è già l’anti-Juve?
«È un po’ presto per dirlo. Sicuramente è una delle candidate, è attrezzata per dar noia ai bianconeri sino alla fine. Il Napoli può recitare un ruolo importante, sarebbe il compimento dell’egregio progetto della società. Negli ultimi anni c’è stata un’escalation di risultati, in questo campionato potrà e dovrà esserci la conferma».
È una squadra da scudetto?
«Quella parola non la pronuncerò mai, ma quando parlo di conferma mi riferisco anche a quello. Il Napoli ha perso Lavezzi ma io ho grandissima fiducia in Pandev, e poi c’è Insigne che può dare qualcosa in più. I segnali sono più che positivi e ci fanno ben sperare, il centrocampo si sta stabilizzando e la difesa ha ritrovato Britos».
La Juventus però si è rinforzata e potrebbe ripetersi…
«Non c’è dubbio, credo però che l’impegno in Champions comporti un certo logorio psicofisico, alla fine la Juve qualcosa pagherà».
In cosa deve ancora invece crescere il Napoli?
«Le prime due vittorie hanno dato indizi importanti sul grado di maturazione raggiunto. Già nelle amichevoli si è notata una crescita del Napoli in mentalità e autorevolezza. Le grandi squadre vincono anche quando non indovinano la gara perfetta e agli azzurri è capitato contro la Fiorentina».
Oltre a Napoli e Juve chi lotterà per il vertice?
«Direi Roma, per progetto tecnico e organico, prima di Inter e Milan, che hanno ridimensionato le loro strategie. Occhio alla Lazio, l’outsider più pericolosa perché ha un ottimo organico».
È Hamsik il leader di questo Napoli?
«Ho sempre detto che è Marek è l’unico giocatore del Napoli che può giocare dovunque, nel Real Madrid come nel Chelsea, senza problemi. È in assoluto il giocatore più completo del Napoli».
Al pari di Cavani?
«Edinson è un fenomeno, non esiste al mondo un centravanti che difende in quel modo, tutti gli allenatori lo vorrebbero. Anche Carnevale, nel mio Napoli, rientrava ma gli costava molto, a Cavani invece sembra che non gli pesi affatto».
Insigne è fresco di convocazione
«Ha colpi importanti ma va lasciato crescere con calma».

Fonte: Il mattino

La Redazione

P.S.

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