Il procuratore argentino, nonché grande amico di Diego Armando Maradona, José Alberti è intervenuto nella trasmissione Radio Goal, sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, parlando del Pibe de Oro e visto che il 30 ottobre è il suo compleanno ha tenuto a ribadire alcuni concetti. In primis Alberti ha parlato dell’immensa generosità di Maradona: “Diego era un uomo fantastico, solidale e generoso. E’ stato spesso protagonista di azioni di cuore, amava fare del bene e rendere felici gli altri. Spesso era presente in ospedali o orfanotrofi dove portava regali e dove a volte gli piaceva mischiarsi con i bambini per dare qualche calcio ad un pallone insieme a loro. Tutto questo non è stato mai pubblicizzato per espresso volere di Diego che ha sempre detto a tutti di non parlare di questo suo lato sui giornali, non voleva pubblicità, ma aveva il desiderio di fare felici le persone“. Poi Alberti parla di un aneddoto di cui non si è mai parlato così a fondo e cioè dell’eventuale passaggio al Milan e della dichiarazione d’amore verso Napoli: “Sono un testimone di quella volta in cui Diego e Guillermo Coppola furono invitati da Berlusconi e Galliani per discutere del passaggio in rossonero di Maradona. Anche se non ero nella stanza con loro, io accompagnai i due a Milano e della questione so tutto. Era all’inizio degli anni ’90 e a Maradona, i dirigenti del Milan, gli offrirono un contratto faraonico: 10 miliardi di euro netti a stagione più altri contratti di sponsorizzazione, più alcune comparse sulle televisioni di Berlusconi che gli avrebbero dato un introito inimmaginabile. Diego, probabilmente stordito da una simile proposta, si ritirò qualche ora per pensare. Dopo circa 4 ore rifiutò deciso l’offerta del Milan, affermando che lui non poteva lasciare Napoli così, che se fosse andato via da Napoli non avrebbe giocato in un’altra squadra italiana, per i napoletani sarebbe stato un tradimento troppo forte e lui amava Napoli e la sua gente“.
Ecco cos’era Maradona uomo dentro e fuori dal campo, con dei valori che purtroppo oggi giorno è sempre più difficile trovare in un calciatore, ma in generale nella vita di ogni giorno.
LA REDAZIONE
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