Alla vigilia di una delle gare più importanti nel girone “G” contro la “Corazzata” Bari, Zona Calcio intervista il Direttore generale delle Giovanili Juve Stabia Alberico Turi.
Direttore, alla luce dei risultati e della conseguente classifica che vede i ragazzi di Mister Panico al primo posto, i giovanissimi nazionali sono una vera e propria realtà?
“ Prima di parlare di realtà per i Giovanissimi Nazionali della Juve Stabia, bisogna innanzitutto stare con i piedi per terra. Io ritengo ed a ragione che, nonostante la classifica, il Bari, il Lecce ed il Benevento, sono una spanna al di sopra di noi. E non bisogna dimenticare anche l’Avellino. Ed adesso Vi spiego il perché. Il Bari è una grossa realtà già da più di quarant’anni. Si è sempre confrontata con Napoli, Roma, Lazio eccetera. Per cui ha una lunga e grossa esperienza ben collaudata in tutti i settori giovanili. In questo preciso momento i risultati non gli sono del tutto favorevoli, ma sono convinto che è un fatto solo momentaneo, tanto più che già domenica prossima ha lo scontro diretto con noi. Dalla nostra parte noi abbiamo un grandissimo rispetto del Bari e sappiamo benissimo che avremo un compito molto arduo. Ancora dalla nostra parte il fatto che un eventuale risultato negativo non sarà un dramma, perché siamo coscienti di essere stati favoriti fin qui da un andamento del calendario a noi favorevole e quindi non ci sorprenderemo, se tra qualche domenica vedremo il Bari, il Lecce o il Benevento nelle prime posizioni. E dico il Benevento, soprattutto perché il grande compianto Ciro Vigorito ha allestito una grossissima organizzazione nel settore giovanile anche grazie a tanti aiuti e mezzi messi a disposizione dagli addetti ai lavori. Ha operato benissimo in estate nonostante già l’anno scorso ha avuto eccellenti risultati. Anche se ha qualche giornata di ritardo, ha tutti i mezzi per recuperare il terreno perduto e poi ha ancora da disputare lo scontro diretto con noi. L’unica vera e grossa sfortuna del Benevento è quella di non essersi ancora inserito nell’Olimpo dei professionisti nonostate ci stia provando già da quattro cinque anni . D’altronde sono ben noti e palesi a tutti i grossi sforzi che ha operato la famiglia Vigorito. Altra grande il Lecce. Nel panorama del mezzogiorno, non stà a noi scoprire i meriti del Lecce nel settore giovanile che negli ultimi anni è stato sempre presente nella massima serie. Poi non voglio dimenticare l’Avellino che ha sempre sfornato talenti e sotto questo profilo potremmo parlare per ore. La sua atavica tradizione ha portato tantissimi ragazzi cresciuti ad Avellino ad indossare la maglia della Nazionale Italiana.”
“Ogni Tecnico è orgoglioso del proprio organico, quando si instaura un rapporto di dialogo e poi di conseguenza arrivano anche i risultati. Ma Io le ripeto che, come ribadisco per l’ennesima volta, noi non dobbiamo crearci false illusioni. Io sono convinto che ci sarà sicuramente un ritorno di queste grandi squadre, su tutte le Pugliesi,
ma per la loro tradizione anche le due Campane Benevento ed Avellino, non sono da meno. Quindi io dico principalmente a me stesso e poi a tutti che il nostro obbiettivo è la crescita progressiva e non dovrà assolutamente esserci un dramma, se tra qualche settimana potremmo vedere al vertice della classifica il Bari, il Lecce o il Benevento.
In merito a queste considerazioni, non voglio disdegnare il lavoro fin qui svolto. Noi siamo una società giovanissima e in espansione. Tutto questo grazie ai Signori Giglio e Manniello che hanno creato le condizioni ideali, affinchè si possano raggiungere al meglio tutti i risultati prefissati. La presidenza crede fermamente in questo progetto e colgo l’occasione per ringraziarli per aver dato inizio ad un progetto di crescita dove la base è la sinergia e questo vale non solo per i giovanissimi, ma per gli allievi, la primavera ecc. per dare certezza duratura, per la permanenza della Juve Stabia nel calcio che conta. ” Per tornare al discorso dei Giovanissimi, che consigli dà al Mister Panico in vista di questo importante match? “Non spetta a me entrare nel merito tecnico tattico. E’ questo il compito specifico dell’allenatore. Il mio compito è quello di portare avanti i principi sanciti dal nostro codice etico, che è fondato sull’attaccamento ai valori quali la lealtà, l’orgoglio, il rispetto e l’educazione. Per cui alla vigilia di questa trasferta in terra di Puglia voglio dire tutti i ragazzi di dare il meglio tenendo presente sempre i suddetti concetti di rispetto lealtà ed educazione e se il campo non riesce a portare i risultati sperati non sarà un dramma. In fin dei conti andiamo ad affrontare il Bari che io reputo “Una Corazzata”.
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