Dipendesse dalle affluenze allo stadio, il Napoli sarebbe già in zona Champions. Dietro all’Inter e al Milan, infatti, c’è il pubblico partenopeo. In nove partite ha fatto registrare finora una media di circa trentottomila spettatori.
SPETTACOLO- Che si giochi in anticipo o in posticipo, con il freddo o con la pioggia, il San Paolo riesce ad offrire sempre un bel colpo d’occhio. Persino in Coppa Italia con il Cesena c’erano circa trentamila persone (28.082) allo stadio. E’ la passione smisurata del tifoso partenopeo che porta a riempire ogni volta gli spalti dell’impianto di Fuorigrotta. Ma anche l’enorme fiducia nei confronti dei propri beniamini che specie negli ultimi tempi hanno regalato gol e spettacolo. Prima di Natale, sei reti al Genoa, giovedì sera, risultato capovolto e qualificazione in Coppa Italia con un secondo tempo entusiasmante grazie soprattutto al sostegno del pubblico amico e a un Pandev che riesce a non far rimpiangere il convalescente Lavezzi, idolo incontrastato della folla.
FIDUCIA- Ecco perché anche con il Bologna si prevedono altri quarantamila spettatori tra paganti ed abbonati. La campagna promozionale lanciata dalla società ha contribuito ad incrementare l’affluenza. Tanti ne hanno approfittato per portare allo stadio mogli e fidanzate. E dopo gli stop di Juventus e Udinese di ieri, c’è da aspettarsi anche l’affluenza dei tifosi dell’ultim’ora. A Napoli credono ciecamente in una possibile rimonta verso le zone alte della classifica, confidano nell’apporto dei ricambi che lentamente stanno fornendo un contributo importante, si fidano del lavoro di Mazzarri che lo scorso anno a gennaio riuscì a dare un impulso notevole alla classifica dopo il kappaò con l’Inter: vittorie schiaccianti sulla Juve e la Samp, colpaccio a Bari. Ora che Pandev ha ritrovato la via del gol, Dzemaili si sta inserendo negli schemi di Mazzarri, Britos e Donadel hanno recuperato e Lavezzi è pronto per rientrare, i tifosi sognano l’accelerazione in campionato ed il passaggio del turno di Champions League. E dovrà ancora ambientarsi Vargas. Appena sarà pronto anche il cileno, Mazzarri può far ruotare gli attaccanti come vuole per disorientare gli avversari ed innescare una girandola micidiale negli ultimi venti metri.
AUDIENCE- E’ un Napoli che piace ai propri simpatizzanti ma fa gola anche alle pay tv. Ecco perché le sue gare vengono programmate sempre alla luce dei riflettori: perché l’audience sale alle stelle, lo stadio offre sempre un effetto speciale e da casa viene seguito volentieri anche da chi non tifa Napoli. E’ questa la vera forza di De Laurentiis (che fa valere anche al tavolo dei grandi): un pubblico che segue numeroso e costante le sorti della propria squadra, si sente protagonista e partecipa con tanto calore alle prestazioni di Cavani e soci. Succede in campionato ed ancora di più in Champions, laddove fin da ora è scattata la fibrillazione per accaparrarsi un biglietto per la doppia sfida con il Chelsea. Intanto lo sforzo della società di attrezzare sempre di più l’organico ha rafforzato ancora di più il feeling tra club e propri supporter. Sono allo studio altre iniziative per venire incontro ai tifosi più affezionati, quello zoccolo duro rappresentato dai circa ventimila abbonati ed altri ventimila che non sono più occasionali bensì fedelissimi anche loro, tra cui tantissime donne, grazie alle prodezze di Cavani, Hamsik, Lavezzi ed ora anche di Pandev, in attesa che esploda Edu Vargas che stasera scruterà i compagni dalla panchina.
