Mercoledì sera la banda Mazzarri si troverà contro una delle sue bestie nere; gli azzurri, infatti, saranno di scena al Bentegodi dove ad attenderli troveranno il Chievo, squadra che nella passata stagione ha sottratto al Napoli la bellezza di sei punti. Un tabù da sfatare assolutamente al quale se ne affianca un altro, quello dell’arbitro: per dirigere la gara, il designatore unico Stefano Braschi ha scelto Antonio Damato, trentanovenne avvocato di Barletta.
Il fischietto pugliese ha arbitrato 14 incontri degli azzurri nel corso dei quali il Napoli ha ottenuto sette vittorie, due pareggi e cinque sconfitte. Ma si è trattato sempre di incroci molto particolari tanto che Damato può essere tranquillamente definito uno dei protagonisti dei momenti più bui della nostra squadra.
Bisogna fare un vertiginoso tuffo nel passato per rievocare alla memoria una discussissima sfida di serie C. Parliamo di Sambenedettese – Napoli 1-1. Agli azzurri fu letteralmente negata una vittoria a seguito della mancata convalidazione di un goal siglato dal Pampa Sosa. La palla oltrepassò la linea di porta ma né il direttore di gara né i suoi assistenti videro nulla. Errore, quello che costò a Damato la promozione in Serie B.
Esattamente un anno dopo, Damato torna a far discutere di sé, e di sicuro non in bene. La vittima sacrificale dei suoi svarioni è, ancora una volta, il Napoli. In Chieti – Napoli il fischietto di Barletta assegna un rigore dubbio per un presunto fallo di Montervino su Virdis. Col senno di poi ci si accorse che l’ex azzurro colpì il pallone e non le gambe del calciatore allora in forza al Chieti. Fortunatamente l’episodio non condizionò il risultato finale della partita, che fu comunque vinta dagli azzurri per 2 a 1.
Damato ed il Napoli si incontrarono di nuovo in serie B, nella notte in cui Hamsik, allora talentino del Brescia, fece innamorare i tifosi del Napoli. Nel primo anno di Serie A, invece, Damato arbitrerà Reggina – Napoli 1-1, classica gara di fine stagione, senza particolari episodi incriminati. Napoli – Siena 2-0 e Napoli – Torino 1-2, appartengono alla stagione 2008/2009 in cui il Napoli fu protagonista in positivo nel girone d’andata, in negativo nel girone di ritorno.
Fortunatamente la storia che ci lega all’arbitro di Barletta non è solo grigia. Nella memoria, scolpita, c’è e ci sarà sempre la rimonta contro laJuventus, l’espugnazione dell’Olimpico di Torino, la disfatta della Vecchia Signora.
Nell’epoca Mazzarri Damato ha inoltre diretto Udinese – Napoli 3-1. Match infausto anche quello. Alla compagine partenopea fu nettamente negato un rigore ed un uomo. Fu infatti espulso, secondo contestabili motivazioni, Maggio. Gli fu attribuita una presunta simulazione. Fallo che rimase, in effetti, molto ‘presunto’ più che effettivo.
Nel girone d’andata dello scorso campionato, Damato ha diretto Cesena – Napoli 1-4. Stavolta si lamenta la squadra avversaria per un rigore dubbio su Zuniga: probabilmente l’infrazione dalla quale scaturisce il presunto rigore avviene appena fuori dall’area di rigore.
È storia recente, invece, la sfida contro il Cagliari, disputata in casa, al San Paolo, e vinta per 2 a 1. L’1 a 0 scaturisce proprio da un rigore che il fischietto di Barletta ci assegna a seguito di una trattenuta in area di Ariaudo nei confronti di Lavezzi. Palermo – Napoli 2-1, infine, vide Damato protagonista di alcuni svarioni che danneggiarono gli azzurri la cui prestazione opaca, però, ne legittimò la sconfitta. Mercoledì sera, quindi, la compagine di Mazzarri si troverà di fronte a due tabù da sfatare: il Chievo e l’arbitro Damato.
Luigi De Magistris e Mariano Sisto
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