Le ricevitorie non hanno potuto fare a meno di “strillare” e quindi certificare l’avvenuto miracolo con tanto di tabelle appese all’uscio. I numeri sono usciti, e che numeri! Terno secco sulla ruota di Napoli, il “terno di Gianello”, proprio nella settimana che ha sconvolto la vita (e la classifica) della squadra e del club azzurro. 28, 2 e 22 non sono numeri normali, per giunta di questi tempi. Numeri che i tifosi del Napoli conoscono benissimo, perché si sa che i numeri corrispondono alla personalizzazione dei giocatori che avviene attraverso le proprie maglie da gioco. 28 è il numero del capitano Cannavaro, 2 quello di Grava, il 22 invece apparteneva a Gianello, fino a due anni fa terzo portiere del Napoli e oggi protagonista del caso che ha portato alla squalifica dei due difensori e alla penalizzazione di -2 in classifica.
I numeri sono usciti tutti e tre, in quest’ordine: 28, 2 e 22. I protagonisti, volontari e non, di quest’assurda vicenda sono proprio loro, i tre ex compagni di squadra. Dopo il primo round che si è concluso con le sanzioni inflitte dalla Disciplinare, si attendono adesso gli sviluppi che riguarderanno i successivi due gradi di appello.
Chi ha avuto fegato e ha puntato sul terno, forse qualche tifoso-giocatore incallito, probabilmente avrà messo da parte i soldi della pensione, perché non c’è dubbio che un terno simile procura una fortuna non da poco. Una cosa simile accadde quasi di questi tempi un anno fa: allora fu un piccolo ambo di Cavani a regalare gioia e soldini a chi aveva scommesso all’indomani della robusta e spettacolare vittoria del Napoli sul Lecce. Uscirono il 7 e l’82, ovvero il numero di maglia del Matador e il minuto della sua ultima prodezza contro la formazione pugliese.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
