A Radio Punto Nuovo, è intervenuto Umberto Calcagno, vice presidente AIC, che ha dichiarato: “Abbiamo stilato un documento che contiene tutte le ipotesi di prolungamento dei contratti che si potranno verificare. Non è stato sottoscritto, non è un accordo collettivo, sono indicazioni che possono darci delle linee guida da seguire. Chi ha già un contratto pluriennale con la stessa società o dei prestiti con opzioni di riscatto, e tutte le questioni che presuppongono di avere un contratto per l’anno successivo, l’impostazione è che gli importi contrattuali della prossima stagione vengano suddivisi in 10 rate.
Per chi è in scadenza di contratto ci sarà una contrattazione libera. Tutti dovranno sottoscrivere un accordo, non si può modificare unilateralmente la durata di un contratto, ma con queste basi ed un po’ di buon senso, si può tenere un campionato equilibrato permettendo di concludere il campionato con le stesse rose. Un calciatore può andar via il 30 giugno? Se è in scadenza o ha un prestito secco. Noi consiglieremo, in caso di prestito, di concordare che l’importo pattuito per l’anno prossimo venga rispettato e rateizzato in 10 mensilità. Su quella base si può contrattare per capire come trattare gli stipendi di questa stagione sportiva e l’eventuale prolungamento, altrimenti può succedere come è già successo in Europa: tornare al club d’appartenenza. Tutti sono liberi di fare quello che meglio ritengono, basta trovare un accordo.
Callejon? Le assicurazioni restano invariate e copriranno anche le eventuali estensioni di contratti ed il tesseramento fino al 31 agosto. Gli eventuali infortuni lo condizioneranno per il futuro come per una stagione sportiva normale. Tutti i professionisti hanno assicurazioni private, quindi non dubito sul fatto che quelli che oggi scendono in campo, non abbiano una copertura oltre quella obbligatoria. Non credo questo sia un problema. Credo invece sia un problema la trattativa sul prolungamento per questi mesi che possa coinvolgere anche un prolungamento di contratto. Più che una questione contrattuale di breve termine, credo ci siano implicazioni differenti. Tutti i calciatori hanno interesse a finire la stagione, di certo la FIFA non permette di scendere in campo fin quando questa stagione non è terminata. Come AIC consiglieremo sempre di prendere in considerazione la mensilità di giugno e replicarla per luglio ed agosto. Più che un consiglio è una norma di buon senso prendere il contatto in essere ed utilizzarlo per i mesi successivi. Serie C? Ci sono molti più prestiti, c’è un lavoro preliminare che consigliamo di fare ai ragazzi. Stabilizzare gli importi dell’anno successivo distribuendolo in 10 rate invece che 12, è il primo passo per un accordo. Per le scadenze, vale ciò che è stato detto per Callejon. Nell’utilizzare il buon senso possono esserci accordi, eventuali rinunce, se è vero che il campionato è stato interrotto, non può essere non preso in considerazione il fatto che si giocherà un mese in più”.
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