I dettagli del contratto di Carlo Ancelotti svelati da una indagine de Il Fatto Quotidiano di oggi hanno stupito un po’ tutti. Cifre, clausole e chi più ne ha più ne metta. Chi, invece, non è rimasto tanto sorpreso della scelta fatta dal tecnico con più trofei al mondo è stato proprio un ex allenatore, Renzo Ulivieri, oggi presidente dell’Associazione Italiana Allenatori (AIA).
Ulivieri, intervenuto nel corso di “Punto Nuovo Sport Show” sulle frequenze di Radio Punto Nuovo, ha parlato in questi termini della questione Ancelotti: “Scelta personale di un lavoratore che entra in un’azienda. Non mi sento di dare giudizi su questo. Ancelotti ha firmato un contratto assistito da avvocato, è un accordo preso in piena consapevolezza. Uno lo condivide o meno, non mi sembra giusto entrare nel merito. Oggi vengono fatte tante clausole, se uno è disposto ad accettare l’offerta, l’accetta e basta. Oggi gli allenatori sono assistiti da avvocati e tutto, c’è piena consapevolezza”.
Poi un parere sulla questione diritti d’immagine: “La mia immagine non valeva nulla (ride, ndr). La Serie A è senza accordo collettivo, perché non siamo riusciti a metterci al tavolo con la controparte. Lo dovremmo fare in termini di legge. Credo che ai tempi d’oggi, oltre al costo collettivo ci saranno una parte di clausole libere che ognuno potrà porre ed il problema non sarebbe risolto, la contrattazione è individuale”.
Ulivieri conclude con il suo parere sul contratto collettivo di lavoro: “L’ostacolo per gli allenatori è che ci vogliono due tavoli, uno da una parte ed uno dall’altra. Io ci sono sempre stato, ma dall’altro lato nessuno”.
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