Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è tornato sulla polemica – svelata da Report nella puntata di lunedì scorso – degli striscioni inneggianti a Superga comparsi nello stadio bianconero nel 2013, scagionando i suoi dipendenti. “Una trasmissione televisiva ha riportato attenzione su fatti acclarati in ogni sede. La Juve è stata sanzionata dalla giustizia sportiva per due motivi: il primo, aver venduto biglietti superiori al limite consentito dalla legge Pisanu: quattro a persona. Il secondo, aver fatto entrare striscioni all’interno dello stadio. Il security manager Alessandro D’Angelo non mai fatto entrare striscioni allo stadio nel derby del 2013. Dopo i fatti in questione, Juve rispetta alla lettera la legge e non accetto altre insinuazioni. Alessandro D’Angelo non ha aiutato ad inserire striscioni canaglia sulla tragedia di Superga, lo prova la sentenza della corte d’Appello del 22 gennaio 2018. I responsabili sono stati consegnati alla giustizia anche grazie ai sistemi di sicurezza messi a disposizione della Juventus. Ogni altra considerazione deve essere ritenuta falsa e infondata, perché non tiene conto dei fatti delle prove e delle sentenze
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