Il sit-in dei lavoratori dell’ippodromo di Agnano in piazza Municipio ha ottenuto gli effetti sperati. Stasera il sindaco incontrerà i rappresentanti sindacali dei 126 dipendenti che non ricevono lo stipendio da luglio e probabilmente comunicherà quale strategia adotterà il Comune per salvare l’ippodromo. I lavoratori avevano chiesto un incontro per ieri durante il presidio in piazza, ma lo staff di de Magistris ha fatto sapere che gli impegni del sindaco non avrebbero consentito una riunione articolata, come merita la vicenda-ippodromo. Tutto rimandato a stasera quando saranno note anche le decisioni del consiglio di amministrazione della Ippodromi Agnano spa che si riunisce nel primo pomeriggio. La società, guidata da Gaetano Papalia, probabilmente insisterà nel voler rimanere al timone dell’ippodromo confidando nelle azioni legali intraprese per ricevere i compensi maturati presso l’Assi e che sono stati bloccati da un’azione di Equitalia. Ma la “Ippodromi Agnano spa” potrebbe anche a sorpresa decidere di fare un passo indietro.
Il problema vero è che ormai non c’è più spazio per i tentennamenti. L’ippica è sull’orlo del baratro in tutta Italia, ma in Campania con la stop prolungato di Agnano si è già toccato il fondo. Se si vuole tentare di rimettere in moto l’economia legata alle corse, che procura reddito a migliaia di famiglie, bisogna riaprire l’ippodromo in tempi brevissimi. L’Assi, l’ente che gestisce le corse per conto del ministero delle Politiche Agricole, attenderà un segnale da Napoli fino al 15 marzo prima di assegnare ad un altro ippodromo il Gran premio Lotteria che nel calendario internazionale figura in programma per la prima domenica di maggio.
La perdita del Lotteria, la corsa di trotto più importante italiana che si disputa ininterrottamente dal 1951, sarebbe il colpo del definitivo ko. Un dettaglio importante che di certo non sfugge a sindaco ed assessori. Del resto il comprensorio vastissimo dell’ippodromo è di proprietà comunale, un’area verde che, se opportunamente ristrutturata e attrezzata, può ospitare, oltre alle corse dei cavalli, fiere, concerti, meeting e altri grandi eventi. Il futuro di Agnano sarà un impianto multifunzionale. Ma per disegnare un futuro, bisogna superare subito l’attuale grave emergenza.
Cosa farà il sindaco se la “Ippodromi Agnano spa” non sarà in grado riprendere l’attività? Dovrà emanare un bando di gara europeo per l’affidamento dell’impianto ad un altro gestore. Un bando che prevede tempi tecnici non brevi durante i quali l’ippodromo però potrà riaprire con una gestione provvisoria. Da indiscrezioni, piuttosto fondate, un gruppo di imprenditori napoletani, in qualche modo legati professionalmente o per passione al mondo delle corse, si sarebbero uniti con l’intento di proporsi al Comune per la gestione provvisoria.
I dipendenti di Agnano restano con il fiato sospeso. Hanno ricevuto la solidarietà dei Verdi Ecologisti preoccupati anche della sorte dei cavalli. «Quando l’ippodromo è entrato in crisi – afferma in un comunicato il commissario regionale Francesco Emilio Borrelli – si sono perse tracce di molti cavalli. Il nostro timore è che siano finiti in macelli clandestini».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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